Cenare presto allunga la vita
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Cenare presto allunga la vita

Generi alimentari Lo stile di vita salutare è un vero e proprio sistema complesso, nel quale giocano un ruolo importante le abitudini alimentari, la qualità e la quantità dell’attività fisica e, infine, […]

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 8 febbraio 2024

Lo stile di vita salutare è un vero e proprio sistema complesso, nel quale giocano un ruolo importante le abitudini alimentari, la qualità e la quantità dell’attività fisica e, infine, la cura dello spirito (che non necessariamente coincide con l’adesione ad una qualche religione).

Per quanto riguarda la nutrizione, siamo abituati a pensare che il tutto si riduca sostanzialmente agli aspetti qualitativi e quantitativi degli alimenti. Questioni ovviamente importanti, ma che non esauriscono l’influenza che l’atto del cibarsi esercita sulla nostra salute e in particolare sul rischio cardiovascolare.

Ci aiutano a ragionare con un orizzonte più ampio i risultati di uno studio francese (Nat Commun. 2023 Dec 14;14(1):7899) che ha seguito per sette anni oltre 103 mila adulti. Registrandone in particolare le abitudini riguardanti la regolarità dei pasti, l’orario degli stessi, la lunghezza del digiuno notturno, cioè l’intervallo tra la cena e la colazione del giorno dopo, ecc. È noto che il ciclo quotidiano caratterizzato dall’alternanza pasti/digiuno influisce sulla funzionalità di parecchi organi come il fegato, i reni e il pancreas e condiziona l’attività del cuore e dei vasi sanguigni, compresa la regolazione della pressione arteriosa.

I risultati dello studio rendono evidente che fare la prima colazione tardi (considerando un intervallo orario 6-10) si associa ad un aumentato rischio cardiovascolare. Mentre il rischio di ictus cerebrale aumenta poco meno del 30% in chi cena stabilmente dopo le 21 rispetto a chi si mette a tavola prima delle 20. Un effetto protettivo che probabilmente è associato anche alla durata del digiuno notturno, ovviamente più lungo se la cena è consumata presto. Anticipare la cena e un periodo di digiuno notturno più prolungato potrebbe dunque produrre benefici.

Probabilmente la questione è un po’ più complessa e altri fattori, oltre all’orario dei pasti, è verosimile giochino un loro ruolo. Ad esempio, è risultato che chi consuma la cena tardi generalmente beve più alcol, si concede più frequentemente qualche abbuffata, dorme meno e consuma i suoi pasti in orari irregolari. Questioni importanti che influenzano il nostro benessere tanto quanto il lavoro a turni, l’esposizione alla luce solare, l’abuso di farmaci, ecc. In ogni caso quando alle 18,30, alla fine della TV dei Ragazzi, facevo un salto in cucina dai miei nonni la tavola era già sparecchiata da tempo.

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