C’è un problema e si chiama «aruki sumafo»
Mandala tecnologico di Leonardo Ulian
Internazionale

C’è un problema e si chiama «aruki sumafo»

Giappone In Giappone non tutti apprezzano la realtà aumentata: «Crea un istupidimento». Intanto la Tepco ha chiesto di escludere dal gioco la centrale nucleare
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 14 agosto 2016
22 luglio, ore 23:50. Al cosiddetto parco dell’ingresso ovest della stazione di Ikebukuro, una delle rare piazze all’aperto a Tokyo, non ci sono i soliti venti-trentenni usciti dai locali e in attesa di entrare nei karaoke del vicinato. Al posto loro, centinaia di persone con lo smartphone in mano, in cerca di Pokémon. Questi erano solo una piccola parte delle migliaia di giapponesi scese in strada in tutto il paese per provare la app di Pokémon Go, il videogioco per smartphone in realtà aumentata dedicato ai pocket monsters, «mostri tascabili», inventati negli anni ’90 da Satoshi Tajiri. «Anche sotto casa...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi