Caro voli: Ryanair ricatta e l’Ue si allarma, Urso già tentenna
Cartelli aerei Il ministro apre a una modifica del decreto nella sua conversione in legge e incontra l'ad della compagnia Eddie Wilson, pronto a minacciare il taglio delle tratte verso le isole
Cartelli aerei Il ministro apre a una modifica del decreto nella sua conversione in legge e incontra l'ad della compagnia Eddie Wilson, pronto a minacciare il taglio delle tratte verso le isole
Dietrofront. Sono bastati gli avvisi di Bruxelles che chiede “informazioni più dettagliate sul contenuto preciso” della stretta sul caro voli contenuta nell ultimo decreto governativo, e il ricatto dell’ad di Ryanair, Eddie Wilson, che minaccia di tagliare le tratte per le isole, a far dire ad Adolfo Urso che è possibile una modifica del testo. Un testo che peraltro riguarda solo Sicilia e Sardegna, e si applica solamente in casi eccezionali, prevedendo eventuali interventi solo quando gli aumenti superano il 200% rispetto ai prezzi medi.
“In sede di conversione in legge il decreto può essere migliorato”, ha assicurato il ministro, che ha comunque rivendicato gli interventi per vietare l’uso dell’algoritmo e la profilazione degli utenti per definire i prezzi dei biglietti, per far fronte agli aumenti vertiginosi degli ultimi mesi soprattutto nei collegamenti per le isole.
Al riguardo, il ministero ha puntualizzato che nei voli verso Catania e Palermo a ridosso delle festività natalizie, operati tra l’altro anche da Ryanair. Il Garante della concorrenza ha avviato un’indagine, osservando come come l’incremento, in alcuni casi del 700% dei prezzi dei biglietti aerei su quelle tratte, possa essere frutto di un accordo fra le compagnie, facilitato dall’utilizzo di algoritmi di prezzo. Lo stesso meccanismo riscontrato dopo eventi catastrofici come le alluvioni in Romagna con il blocco dell’autostrada Adriatica, e il deragliamento nei pressi della stazione di Firenze Castello che aveva bloccato la circolazione dei treni per quasi due giorni.
Osservazioni anche pertinenti quelle del ministro Urso. Ma Wilson non ha assolutamente gradito, sapendo peraltro di avere il coltello dalla parte del manico. Così, dopo l’incontro fra i due, l’ad di Ryanair ha tuonato “E’ una norma illegale e populista, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue, va eliminata ora o lo farà l’Europa”. C’è anche una scadenza temporale: “Con il ministro ci incontreremo di nuovo dopo le vacanze, lui ha assicurato che ci ascolterà. Ma se il governo non cancellerà la norma ci saranno conseguenze non volute per Sicilia e Sardegna”.
Un toro che carica Wilson, capace di vette di involontaria, irresistibile comicità: “Non esiste nessun algoritmo e non ‘profiliamo’ i clienti. Chi lo pensa forse guarda un po’ troppo Netflix e non sa come funziona il mondo reale”, ha replicato l’ad di Ryanair quando gli è stato fatto notare il risultato dell’indagine del Garante. Poi il gran finale: “Chi consiglia il ministro Urso non capisce nulla, né di aerei né di economia”.
Dati alla mano, è ovviamente opposta la posizione delle associazioni dei consumatori: “È sempre un bene confrontarsi con tutti – osserva MassimilianoDona di Unc – ma che il ministro incontri le compagnie aeree per capire se il provvedimento può essere migliorato è una pessima notizia. Se vuole capire come migliorare il testo, dovrebbe incontrare chi rappresenta i viaggiatori, costretti a pagare prezzi astronomici”.
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