«Neanche gli animali vengono trattati così. Ci hanno inseguito con i manganelli e gli idranti fino alla stazione Termini, ci hanno picchiato. Io vengo dall’Eritrea, sono scappata dalla dittatura ma ti dico una cosa: io lì non mai subito una violenza come quella di oggi». Quasi urla Woelte mentre mostra il braccio con i lividi delle manganellate. Come gli altri eritrei e etiopi sgomberati sabato scorso dal palazzo di via Curtatone a Roma anche lei ieri mattina stava dormendo nei giardinetti di piazza Indipendenza quando, verso le sei, sono arrivati polizia e carabinieri. Blindati, lacrimogeni, manganelli e perfino un cannone...