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Caporalato in Sardegna: sfruttati nei campi, la trappola nel Cas

Caporalato in Sardegna: sfruttati nei campi, la trappola nel Cas

Immigrazione All’interno del centro di accoglienza straordinaria di Monastir, le persone appena arrivate, spesso dalle coste del sud, venivano reclutate per andare a lavorare dell’hinterland sardo

Pubblicato circa un anno faEdizione del 23 settembre 2023

Svegliarsi per andare in un centro di accoglienza, ma finire a lavorare in nero nei campi. È successo a Cagliari, dove le squadre di polizia hanno scoperto un diffuso sistema di caporalato che ha portato all’arresto di cinque persone. All’interno del centro di accoglienza straordinaria di Monastir, le persone appena arrivate, spesso dalle coste del sud della Sardegna, venivano reclutate per andare a lavorare dell’hinterland sardo.

Proprio uno dei cinque arrestati faceva parte del Cas da cui reclutava i nuovi arrivati. Alle cinque del mattino 50 migranti raggiungevano una delle dodici aziende agricole ora sotto inchiesta per sfruttamento del lavoro nero, dove lavoravano anche dieci ore per cinque euro all’ora.

Venivano impiegati anche in vigneti di prestigiose cantine, sempre allo stesso prezzo. Tramite una protesta erano riusciti ad alzare la busta paga da 5 a 6 euro, 6,5 per chi aveva un alloggio esterno. Quando lo scorso giugno uno dei migranti ha denunciato le condizioni di lavoro sono partite le indagini.

Le cinque persone di origine pakistana con permesso di soggiorno sono state fermate il 20 settembre con le accuse di associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro nero, con violazione dei contratti nazionali e delle norme di sicurezza del lavoro. Tre degli arrestati sono stati colti in procinto di lasciare il paese, uno in aeroporto.

Quando negli stessi giorni in cui a Muravera, nel Sud della Sardegna, si cercano i dispersi in mare dopo il ritrovamento di un gommone sulla costa, viene scoperto che delle persone migranti sono state vittime di un sistema di caporalato, che partiva già da un Cas, appare evidente, ancora una volta, la disastrosa gestione della questione migratoria nel belpaese.

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