Caos-elezioni a Berlino, cade la prima testa
Cade un’unica “testa” per il caos-elezioni a Berlino. A pagare il conto delle schede esaurite in decine di seggi e le code è solo Petra Michealis, capo dell’Ufficio elettorale del […]
Cade un’unica “testa” per il caos-elezioni a Berlino. A pagare il conto delle schede esaurite in decine di seggi e le code è solo Petra Michealis, capo dell’Ufficio elettorale del […]
Cade un’unica “testa” per il caos-elezioni a Berlino. A pagare il conto delle schede esaurite in decine di seggi e le code è solo Petra Michealis, capo dell’Ufficio elettorale del Land. «Mi assumo la responsabilità per i contrattempi e chiedo al Senato di sollevarmi dall’incarico dopo le riunioni del Comitato elettorale dell’11 e 14 ottobre».
Martedì il capo della Cancelleria statale, Christian Gaebler (Spd), aveva ammesso che tra i problemi risultavano addirittura notifiche elettorali inviate a persone decedute, escludendo però che la causa fosse la sovrapposizione dei voti per il Bundestag, Landtag e referendum. Cioè proprio il motivo denunciato da Michealis, convinta che «l’election-day è stato sottovalutato da tutti».
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