Primo sì alla proposta di legge Magi-Licantini che depenalizza la coltivazione domestica della cannabis a uso personale. Il testo emendato è stato approvato ieri dalla Commissione Giustizia della Camera che oggi darà mandato al relatore Mario Perantoni (M5S) e, a meno di slittamenti decisi nella prossima capigruppo, dovrebbe arrivare in Aula venerdì 24 giugno.

La proposta prevede la totale depenalizzazione della coltivazione domestica di 4 piantine di marijuana, in modo da «sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio», come riferisce lo stesso Perantoni, presidente della Commissione. Inoltre riduce le pene per i fatti di lieve entità riguardanti la cannabis: il testo infatti distingue il piccolo spaccio di hashish e marijuana da quello delle altre sostanze, portando solo per la cannabis la pena detentiva minima da 6 mesi a 2 mesi, e quella massima da 4 anni a 2 anni. Per il piccolo spaccio di altre droghe la pena rimane nella forbice 6 mesi-4 anni.

Magi (+Europa) ha depositato la pdl alla fine del 2019 «per modificare almeno queste parti del T.u. sugli Stupefacenti in mancanza di condizioni politiche per una più ampia riforma». Ora chiede che «si arrivi rapidamente al dibattito e al voto in Aula». Ma per la Lega il tema dei proventi della criminalità organizzata non è tra i più cogenti. «Con tutti i problemi che hanno gli italiani, ci sono parlamentari che pensano alle canne», borbotta Salvini. Contrario, si suppone dunque, anche alla giornata nazionale istituita per informare nelle scuole sui danni derivanti da alcolismo, tabagismo e uso di sostanze psicotrope.