Cancellati, no andati persi, no vietati. Alla ricerca degli sms del Campidoglio
La Commissione ristretta della Camera che indaga sull’assalto al Campidoglio ha emesso un mandato di comparizione per i servizi segreti Usa, a seguito della dichiarazione di Joseph Cuffari, ispettore generale del dipartimento per la Sicurezza interna, che ha accusato l’agenzia di aver cancellato i loro sms del 5 e 6 gennaio.
È la prima citazione che la Commissione manda a un’agenzia che dipende dall’esecutivo. Gli sms potrebbero fornire informazioni sulle azioni degli agenti, e potenzialmente su quelle di Trump, durante il giorno dell’insurrezione.
A divulgare la notizia è stata la Cnn, citando il contenuto della lettera di Cuffari inviata alle Commissioni di Senato e Camera, in cui viene spiegato che a una richiesta di visionare gli sms relativi al 6 gennaio fu risposto che i dati erano stati cancellati, ma che il fatto potrebbe rientrare nella normale prassi di aggiornamento dei sistemi. «Inizialmente il dipartimento ci ha informati del fatto che i dati sarebbero stati cancellati: successivamente, hanno ribadito più volte che gli ispettori incaricati delle indagini non avrebbero potuto sottoporre direttamente le registrazioni all’ufficio dell’ispettore generale ma avrebbero dovuto prima essere esaminate dai funzionari della Sicurezza interna» ha scritto l’ispettore Cuffari, aggiungendo che questo ha determinato «un ritardo di settimane e non poca confusione».
I servizi segreti, che fanno parte del Dipartimento per la sicurezza interna, devono ora rispondere al presidente della Commissione Bennie Thompson che ha già dichiarato di ritenere che l’intelligence non stia collaborando pienamente con la sua indagine.
Dopo un incontro con Cuffari i membri della Commissione hanno espresso preoccupazione per la diversa versione dei fatti tra ispettore generale e servizi segreti, e hanno sottolineato di volere sentire l’agenzia stessa. «Ora che abbiamo il punto di vista dell’ispettore generale su ciò che è successo – ha detto Thompson – dobbiamo parlare con i servizi segreti. Ciò che stanno dicendo i servizi segreti e ciò che sta dicendo l’ispettore generale sembrano versioni diverse. Chiediamo di visionare le informazioni fisiche e valuteremo noi stessi».
Il mese scorso l’ex aiutante della Casa Bianca Cassidy Hutchinson, durante la sua esplosiva testimonianza alle udienze su il 6 gennaio, ha descritto nei dettagli un alterco fisico tra l’ex presidente Donald Trump e il suo alto funzionario della sicurezza, Tony Ornato. Hutchinson ha parlato di un dialogo con Ornato nel quale il funzionario aveva descritto un Trump livido che afferrava il volante dal sedile posteriore, lottava con una delle guardie del corpo per il controllo dell’auto, e alla fine, capendo che non lo stavano portando al Campidoglio per unirsi ai suoi sostenitori, afferrava la gola della guardia del corpo.
I servizi segreti avevano smentito la testimonianza di Hutchinson andando sorprendentemente in difesa di Trump, che si trova sempre più nell’occhio del ciclone mentre si accumulano gli indizi che sia stato lui ad orchestrare il tentato colpo di stato. Ora un agente di scorta aTrump il 6 gennaio ha invece confermato sotto giuramento la testimonianza di Hutchinson, aggiungendo dettagli e smentendo a sua volta i servizi segreti.
Il tabulato degli sms cancellati dall’intelligence ha il potenziale per diventare la famosa pistola fumante davanti alla quale il Dipartimento di giustizia non potrebbe più chiudere gli occhi, e non resterebbe altro che indagare Trump.
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