Canada: gli Usa non sono più sicuri per la comunità Lgbtq

Secondo il sito del governo canadese i viaggi negli Stati uniti non sono più sicuri per le persone Lgbtq. La motivazione va ricercata nelle quasi cinquecento leggi contro la comunità approvate in alcuni stati Usa a guida repubblicana.
L’avviso riguarda in particolare modo le persone transgender, come ha precisato il ministero degli Esteri: «All’inizio del 2023 alcuni stati degli SUsa hanno approvato leggi che vietano gli spettacoli di drag queen, e limitano per la comunità transgender l’accesso alle cure per l’affermazione di genere e la partecipazione a eventi sportivi».
Durante una conferenza stampa, la vicepremier e ministra delle Finanze canadese, Christya Freeland, non ha detto se l’iniziativa del governo è stata discussa con l’amministrazione Biden: «Abbiamo professionisti nel governo il cui lavoro è quello di osservare attentamente il mondo e monitorare se sussistano rischi particolari per specifici gruppi di canadesi». Ed è innegabile che per la comunità Lgbtq alcuni stati Usa possono essere rischiosi.

Chi ha passato le leggi più restrittive e creato il clima meno ospitale è sicuramente il governatore della Florida e candidato alle primarie del partito repubblicano Ron DeSantis. Con la sua legge ribattezzata Don’t Say Gay ha proibito agli insegnanti di parlare di qualsiasi tema legato alla comunità Lgbtq in tutte le scuole pubbliche dello stato, ha messo al bando dalle biblioteche i libri che trattano temi riguardanti l’identità di genere, ha poi imposto uno stop agli show delle drag queen, restrizioni sull’uso dei pronomi e dei bagni – che devono ora accordarsi al sesso biologico -, ha cancellato le terapie per l’affermazione di genere per i minori e ristretto il loro uso anche per gli adulti, e proibito alle atlete transgender di gareggiare nelle squadre scolastiche femminili.