Campanella: «Al senato nascerà un nuovo gruppo Ma non con Sel»
L'ex M5S «Preferirei creare un nuovo ulteriore spazio. Intendiamoci: con Sel abbiamo rapporti ottimi, ma così allarghiamo la possibilità di intercettare consensi»
L'ex M5S «Preferirei creare un nuovo ulteriore spazio. Intendiamoci: con Sel abbiamo rapporti ottimi, ma così allarghiamo la possibilità di intercettare consensi»
Senatore Francesco Campanella, con altri colleghi ex 5 Stelle avete fatto una riunione con Civati. Conclusione: fondate un nuovo gruppo al senato?
Abbiamo parlato di prospettive politiche, di scelte, di collaborazioni.
E di un nuovo gruppo. Infatti poi avete dichiarato alle agenzie che la scelta di Civati di lasciare il Pd «apre prospettive nuove». In concreto quali?
L’idea è raccogliere energie per dare più efficacia alla nostra azione in parlamento. Fabrizio Bocchino ed io facciamo parte dell’Altra Europa per Tsipras e abbiamo come prospettiva ideale una casa comune dei democratici e della sinistra. Ragioniamo su un’alternativa di governo a Renzi, su un nuovo centrosinistra, ma vogliamo rivolgerci alle persone meno connotate politicamente.
Non ho capito. Al senato voi siete sei, quelli di Sel sono sette. E siete tutti nel gruppo misto. Se volete fondare un nuovo gruppo non fate prima a farlo con loro?
Preferirei creare un nuovo ulteriore spazio. Intendiamoci bene: con Sel abbiamo rapporti ottimi, facciamo moltissime cose insieme. Ma forse potremmo essere più convincenti se costituissimo un gruppo autonomo. Mantenendo tutta la collaborazione. In questa fase potremmo raccogliere più consenso. Sel è comunque un partito, noi vogliamo rivolgerci a un altro tipo di elettorato. Più distante dal Pd.
In questo caso i quattro che vi mancano da dove potrebbero arrivare?
Dal Pd o dagli ex 5 Stelle. Ci stiamo lavorando. Dobbiamo superare gli ultimi impedimenti. C’è ancora da battere qualche discussione personale, qualche resistenza.
Volete fare un gruppo «più distante» dal Pd e però composto da ex Pd?
Perché no? Civati è un ex Pd. Il Pd non è più un partito di centrosinistra. Il programma del governo Renzi è il vademecum della JP Morgan. Prima se ne accorgono, meglio è per tutti. Cosa ci fanno quelli di sinistra ancora lì?
Qualche senatore democratico si è mostrato interessato a voi?
Ci stiamo lavorando, le cose cambiano rapidamente. In più Renzi a ogni passo che fa pesta i piedi a qualcuno. Il nostro disegno chiaro avrà una sua attrattività. Del resto io parlo con quelli del Pd con grande facilità. Dal punto di vista della cultura politica siamo uguali. Magari sulla pratica no. E comunque proveremo a convincerli: ho in programma una serie di serenate sotto varie finestre.
Nel gruppo misto ci sono ex grillini sui quali Renzi punta per recuperare qualche voto in più alla sua maggioranza.
Non mi pare sia così. Anche le persone più distanti da me fra gli ex 5 stelle non mi sembrano inclini ad appoggiare Renzi. Può darsi che sbaglio su qualche singolo voto, ma al posto di Renzi non starei tanto tranquillo.
Ma questo vostro nuovo gruppo quando nascerebbe?
Non faccio pronostici, ne ho sbagliati già molti. Per me il gruppo doveva farsi ieri. Stiamo perdendo tempo, ogni nuovo provvedimento che esce dall’aula fa male al paese. Sblocca Italia, jobs act, riforma della pubblica amministrazione.
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