Mediterraneo centrale, l’Oim: quadrimestre più mortale dal 2017

I dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) dicono che in termini assoluti i primi quattro mesi dell’anno sono stati i più mortali dal 2017 lungo la rotta migratoria del Mediterraneo centrale. 441 le vittime accertate, contro 334 nel 2022, 323 nel 2021, 135 nel 2020. Sei anni fa furono 742 e alla fine dell’anno toccarono quota 2.853. Per il direttore generale Oim António Vitorino: «Servono sfrozi di ricerca e soccorso coordinati dagli Stati e proattivi».

Nuovo naufragio in Tunisia: almeno 10 vittime, tra cui due bambini

È una conta senza fine quella dei morti lungo la rotta migratoria che unisce le coste tunisine a Lampedusa. La guardia costiera del paese nordafricano ha comunicato che un barcone si è ribaltato al largo di Sfax: 10 corpi recuperati, tra cui due bambini, 72 persone salvate. Intanto il ministro degli Esteri tunisino Nabil Ammar ha incontrato ieri a Roma il titolare della Farnesina Antonio Tajani e il commissario europeo Oliver Varhely. Roma promette sostegno nei negoziati con il Fondo monetario internazionale ma chiede più rimpatri e maggiore efficienza nel contrasto delle partenze.

I 1.000 soccorsi dalla guardia costiera finalmente a terra

Ieri pomeriggio è finalmente terminata l’odissea dei 1.000 migranti che viaggiavano su due barconi partiti dalla Cirenaica e scortati per quasi due giorni da mercantili e navi della guardia costiera italiana Peluso e Diciotti. Il primo, con circa 600 persone (circa 200 erano state trasbordate e portate a terra precedentemente), è arrivato a ora di pranzo a Catania. Il secondo, con 397 naufraghi, qualche ora più tardi a Vibo Valentia. Tutti i migranti sono stati sottoposti a screening medico e poi distribuiti tra strutture di accoglienza, anche di altre regioni.

Sea-Watch: due barconi con 900 persone in pericolo

L’aereo Sea Bird 2 dell’Ong Sea-Watch ha avvistato martedì sera due barconi, probabilmente partiti dalla Cirenaica, con circa 900 persone a bordo. «Il soccorso di questa tipologia di imbarcazione è molto complesso: chiediamo che tutti gli attori coinvolti collaborino per mettere al sicuro le persone a bordo», scrive l’Ong invocando un intervento rapido.