Brevi dal mondo: Tunisia, Usa, Congo, Libia
Internazionale Il presidente tunisino Essebsi sta meglio: «Sarà dimesso presto». Le sparano e perde il figlio: l’Alabama l’accusa di omicidio. Crolla miniera congolese di cobalto: almeno 36 morti. Farnesina, vertice a sei per rilanciare la pace in Libia
Internazionale Il presidente tunisino Essebsi sta meglio: «Sarà dimesso presto». Le sparano e perde il figlio: l’Alabama l’accusa di omicidio. Crolla miniera congolese di cobalto: almeno 36 morti. Farnesina, vertice a sei per rilanciare la pace in Libia
Tunisia, Essebsi sta meglio: «Sarà dimesso presto»
Ieri il portavoce della presidenza tunisina, Saida Garash, ha fatto sapere che le condizioni di salute del presidente Beji Caid Essebsi stanno migliorando. Essebsi, 92 anni, era stato ricoverato per un grave malore giovedì. Secondo Garash, sarà presto dimesso dall’ospedale militare di Tunisi. Giovedì si era diffusa la notizia della morte del presidente, insieme al timore per una seria instabilità in vista delle elezioni di fine anno.
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Le sparano e perde il figlio: l’Alabama l’accusa di omicidio
Una donna afroamericana di 27 anni, ferita al ventre lo scorso dicembre da colpi di pistola a causa dei quali ha perso il figlio che aspettava, è stata incriminata in Alabama per omicidio colposo. A difesa di Marshae Jones, arrestata mercoledì, si sono subito mossi i gruppi per il diritto all’aborto che considerano responsabile di questo arresto la nuova restrittiva legge sull’interruzione di gravidanza, che di fatto lo rende illegale.
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Congo, crolla miniera di cobalto: almeno 36 morti
Il crollo di una miniera di rame e cobalto in Congo ha ucciso ieri almeno 36 persone (ma ci sono dispersi). Il crollo è avvenuto nella concessione della Kamoto Copper Company, sussidiaria del gigante anglo-svizzero Glencore. Qui operano anche minatori «illegali» a cui il governatore della provincia di Lualaba ha già addossato la colpa. Nel paese che produce oltre la metà del cobalto mondiale, le miniere non ufficiali sono diffuse.
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Farnesina, vertice a sei per rilanciare la pace in Libia
Per rilanciare il processo politico in Libia e far tacere le armi ieri alla Farnesina riunione a sei (Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Francia, Italia e Regno Unito), alla presenza del rappresentante Onu in Libia Ghassan Salamé e della sua vice Stephanie Williams. Dove il ministro Moavero Milanesi ha detto che il ritiro del generale Haftar da Gharian dovrebbe indurre i protagonisti del conflitto «a trarne le conseguenze».
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