Brevi dal mondo: Afghanistan, Siria, Sudan

«Usa pronti al ritiro di 8-9mila marines dall’Afghanistan»

A pochi giorni dal nuovo incontro a Doha tra Stati uniti e Talebani, ieri il Washington Post ha parlato del possibile ritiro di migliaia di soldati Usa dall’Afghanistan. Secondo il quotidiano, in cambio di concessioni importanti (tra cui la tregua e la rottura dei rapporti con al Qaeda) la Casa bianca ritirerà 8-9mila marines, oltre la metà dei 14mila nel paese. Resta da vedere se l’accordo – che prevede il negoziato diretto tra il gruppo islamista e il governo di Kabul, finora ignorato dai barbuti – sarà finalizzato. Indiscrezioni danno come possibile scadenza il 28 settembre, data delle elezioni afghane.

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A Idlib è tregua tra governo siriano e gruppi islamisti

A quasi un anno dal precedente accordo di tregua tra Turchia, Russia e Iran, ieri il governo siriano e le opposizioni islamiste arroccate nella provincia di Idlib hanno raggiunto un nuovo cessate il fuoco. Da fine aprile Damasco e Mosca hanno ripreso a bombardare Idlib dopo il mancato ritiro dei miliziani. Centinaia i morti. Ieri stop ai raid dopo due giorni di negoziati ad Astana che hanno riproposto l’accordo di settembre 2018: il ritiro di 20 km degli islamisti dalle aree «demilitarizzate» intorno alle province di Idlib, Latakia, Hama e Aleppo.

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In Sudan arrestati i paramilitari killer. Ma uccidono ancora

Giovedì alla marcia di protesta per l’uccisione di sei manifestanti (di cui quattro ragazzini) a Omdurman, in Sudan, sono state uccise altre quattro persone. Poco prima la giunta militare faceva sapere di aver arrestato, per quegli omicidi, nove paramilitari delle Rsf.