«Vedo il mondo sociale come un mobile di Calder, dove ci sono dei piccoli universi che si muovono gli uni in rapporto agli altri in uno spazio a più dimensioni». Pierre Bourdieu (1930-2002) è stato un sociologo francese di enorme rilevanza nel panorama intellettuale della seconda metà del XX secolo; nondimeno è difficile affermare che in Italia, dove pure le sue opere principali sono apparse quasi tutte con apprezzabile tempismo, rappresenti un riferimento consolidato e persistente. Ciò è soprattutto vero, purtroppo, nell’ambito del discorso sulle arti, al cui progresso Bourdieu ha tuttavia fornito un contribuito importante già con il suo...