«Fuori l’Anpi dalle scuole», recita lo striscione messo da Blocco studentesco davanti alla Casa della Memoria di Milano, che è sede di associazioni come Anpi e Aned. La denuncia arriva dal presidente Anpi Roberto Cenati che ha parlato di una «gravissima provocazione neofascista. Un atto intimidatorio non soltanto nei confronti dell’Anpi, ma anche di tutte le associazioni democratiche e antifasciste che dal 2015 stanno svolgendo importanti iniziative sulla Memoria».

«La Casa della Memoria – ha aggiunto Cenati – è diventata ormai luogo riconosciuto e punto di riferimento fondamentale per Milano, città Medaglia d’oro della Resistenza. Questi atti non ci fermeranno. Continueremo con ancora maggiore intensità a svolgere il nostro compito di carattere storico e culturale».

Il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo mette in relazione l’episodio di Milano con l’aggressione squadrista nel liceo di Firenze.

La redazione consiglia:
Squadristi a Firenze, violenti in «libertà» e autodifesa delle parole

«Le bande neofasciste si sentono incoraggiate dai silenzi del governo a trazione di estrema destra. Che altro deve avvenire perché il ministro dell’Interno intervenga e il ministro dell’Istruzione denunci la presenza neofascista davanti alle scuole?». Solidarietà da Pd, Sinistra italiana e Cgil. «Il neofascismo è una minaccia ancora attuale per la nostra democrazia», denuncia la Cgil di Milano. Vincenza Rando del Pd si rivolge al governo: «Non può più stare in silenzio».