ecine e decine di poliziotti e carabinieri dispiegati sotto la sede del sindacato Usb di via Giolitti a Roma per identificare gli studenti medi e universitari di «Cambiare rotta» e Osa, rei di preparare striscioni e altro materiale divulgativo per chiedere di salvare la vita di Cospito e più in generale l’abolizione del regime del 41 bis.

«Non occorre fare dietrologia – denuncia l’Usb – per comprendere che si sta utilizzando la vicenda Cospito per instaurare nel paese un clima surreale da caccia alle streghe, diretto a criminalizzare chiunque si oppone alle politiche del governo.

L’Usb nel condannare fermamente l’irruzione delle forze dell’ordine, ribadisce quanto già scritto al ministro della Giustizia Nordio, in merito alla necessità di scongiurare un triste epilogo della vicenda Cospito e più in generale di abolire quel regime di 41 bis che sostituisce alla finalità rieducativa della pena stabilita dall’articolo 27 della Costituzione, la logica di una inaccettabile vendetta di stato».