In Ucraina si sta combattendo una guerra «imperiale». Lo ha detto papa Francesco in un’intervista concessa alla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (Rsi) in occasione dei dieci anni di pontificato che verrà pubblicata integralmente domenica. Bergoglio ricorda la propria volontà di recarsi a Mosca già nei primi giorni nel conflitto, «a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare», incassando però il niet di Lavrov («mi scrisse dicendo grazie ma non è il momento»).

«Lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti», spiega il pontefice, inserendo la guerra in una storia lunga un secolo. «In poco di più di cent’anni ci sono state tre guerre mondiali: ‘14-18, ‘39-45, e questa, che – aggiunge – è cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Le grandi potenze sono tutte invischiate».

E le armi sono protagoniste: «Un tecnico mi diceva: se per un anno non si producessero armi, sarebbe risolto il problema della fame nel mondo. È un mercato. Si fa la guerra, si vendono le armi vecchie, si provano le nuove».