«Mi felicito per questo nuovo corso, credo che iscritti e non abbiano dato un segnale molto forte alla nomenclatura del Partito democratico e che abbiano indicato una direzione molto chiara». Così esordisce Alessandra Maiorino, vicepresidente del gruppo al Senato de Movimento 5 Stelle, parlando della segreteria di Elly Schlein cominciata ufficialmente due giorni fa.

Che direzione ha indicato la base del Pd?
È stata la negazione dell’Agenda Draghi che era stata abbracciata con entusiasmo e portata avanti fino al martirio dal Pd lettiano. Tutto ciò, per noi che denunciavamo l’allontanamento da certi valori, non può che farci piacere. Schlein parla di diritti civili mai scissi da diritti sociali: sfonda una porta aperta mi auguro che abbia la forza di combattere queste battaglie e anche di vincerle.

Chi potrebbe ostacolarla?
Nel Pd restano ancora quelle persone che quando potevano non hanno portato avanti il salario minimo o che sul ddl Zan hanno espresso perplessità. A me fa piacere che lei sostenga questi diritti fino in fondo, mi auguro che abbia la forza di renderli concreti. Noi su questo ci siamo, così come ci siamo sulla volontà di compattare l’opposizione. Se il clima cambia anche a livello parlamentare è positivo. Finora ci siano un po’ annusati.

Si aspettava che il governo avrebbe mostrato la sua faccia più dura così presto?
Non è questione di tempi ma di intensità della ferocia. E devo dire che ha sorpreso persino me. Il comportamento al di là di qualunque parola espressa è stato inqualificabile. Ci sono persone morte e questo comportamento spiega meglio di mille parole la loro posizione.

Intanto in commissione si vota sul certificato europeo per la filiazione.
Ci esprimeremo in commissione Politiche Ue sul riconoscimento dei minori. L’Europa chiede che siano riconosciuti i figli anche in paesi dove non esistono leggi. La destra ha già espresso parere contrario, noi presenteremo il nostro in cui spieghiamo che in base a due sentenze della Corte costituzionale il diritto del minore è preminente: i figli hanno diritto a due figure genitoriali e alla rete di parentela al di là di qualunque considerazione sul genere e delle scelte dei genitori. L’Ue prova a facilitare questo diritto in tutti i paesi membri.

È cambiata la fase? Meloni è in difficoltà?
Sui migranti stanno legittimando i sentimenti più bassi e offrendo false soluzioni, un’operazione pericolosissima. Non so se davvero la fase ascendente di questa destra sia finita, purtroppo.

Da cosa deve ripartire l’opposizione?
Ho detto del salario minimo. E poi c’è la transizione ecologica. Vorremmo capire cosa fa Schlein sull’inceneritore. E sulla guerra: chiediamo di spingere davvero per i negoziati ponendo fine all’escalation militare. Capisco che la segretaria non possa sciogliere tutte queste questioni subito, ma su molte cose c’è bisogno di chiarezza. Insisto: chi l’ha messa lì ha dato un’indicazione molto forte.

Alle prossime europee andrete coi Verdi?
Mi auguro che, al di là dell’agitazione di Bonelli che non gli fa onore, questo percorso possa andare avanti. Noi nasciamo su queste basi: ambiente, energie rinnovabili, consumi più in sintonia con le risorse disponibili. I requisiti li abbiamo tutti, poi ci sono molti altri fattori che concorrono alla scelta.

A quanto le risulta si torna a parlare di modifica del tetto dei due mandati?
È naturale che a ogni scadenza elettorale si sentano i pro e i contro di una norma del genere. Ma c’è la necessità di mantenere una regola che è un punto d’onore anche se può rappresentare un punto di debolezza rispetto agli altri partiti perché produce ricadute pratiche che ci fanno più crescere più lentamente.

Come procede la vostra riorganizzazione?
Abbiamo avuto una bella spinta con la nomina da parte di Conte dei referenti territoriali. Adesso si sta procedendo alla creazione dei gruppi locali: ciò è fondamentale per avere un rapporto più stretto col territorio. Abbiamo aspettato tanto ma adesso sta finalmente accadendo.