Quando quella casa di bambola di un aldilà celato nel plastico della cittadina americana di Winter River, così uguale a infinite altre, irrompe sugli schermi Tim Burton è al secondo film, il primo lungometraggio, Pee wee’s Big Adventures (1985) era stato un successo e per questo la Warner aveva deciso di affidargli un nuovo progetto. Ciò che però accadde con Beetlejuice fu probabilmente una sorpresa per tutti. Quel musical folle di gestualità decostruita, umorismo, satira diviene subito un film di riferimento, una capsula del tempo fra gli anni Ottanta reaganiani e infinite declinazioni dell’immaginario mescolati al ritmo di Day-O (Banana...