Batosta», «disastro», «sconfitta secca». Nelle diverse case della Sinistra stavolta proprio nessuno nasconde la durezza del responso elettorale. Né potrebbe. I 469.884 voti, che corrispondono all’1,8 per cento dei votanti, sono quasi la metà del milione 108 457 voti (il 4,03) con cui nel 2014 la lista L’Altra Europa per Tsipras aveva acciuffato il quorum e tre europarlamentari. Hanno pesato i ritardi: «Siamo arrivati alle soglie della scadenza della presentazione delle liste, ma perché fino all’ultimo abbiamo fatto tentativi di inclusione: De Magistris, Potere al Popolo, Diem, Possibile, Verdi», spiega Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista. «E certo la sinistra...