Banche, il trucco dei «contributi»: lo Stato li restituirà tra due anni
La cambiale Meloni voleva "stupire" e ci è riuscita. Ecco come
La cambiale Meloni voleva "stupire" e ci è riuscita. Ecco come
Sui «contributi» delle banche Meloni voleva «stupire». E davvero lo ha fatto. Stupefacente. Il governo ha inventato un’altra partita di giro, concordata con le banche, per evitare di pagare. Funziona così: sui 3,5 miliardi previsti, uno sarà pagato dalle assicurazioni, gli altri 2,5 saranno versati nei prossimi due anni (1,75) da alcuni istituti bancari particolarmente in salute.
Questi soldi sono solo un’anticipazione delle cosiddette «imposte differite attive» che lo Stato dovrà restituire tra il 2027 e il 2029. Giustamente non si è parlato di «tassa». È un trucco, per di più spacciato per «sacrificio» dal ministro dell’economia Giorgetti nella sconnessa conferenza stampa di ieri. Per questo i poveri e sensibili «mercati» non erano turbati ieri. Per Giorgetti hanno «interiorizzato» il tremendo choc di una partita di giro. Chissà cosa penseranno «i pescatori e gli operai» che «si svegliano all’alba».
Li ha così ricordati Giorgetti sostenendo che «saranno contenti». Lo saranno meno quando capiranno la natura dell’operazione fatta dal suo governo. Ogni tanto bisogna tenere a freno il cavallo populista, ministro.
L’operazione, in fondo, è riuscita. È stata studiata con cura. Lo ha spiegato chiaramente la presidente del consiglio da Bruxelles: «Volevamo da una parte avere risorse ma non vogliamo dare il segnale che le banche sono avversarie . Per questo abbiamo fatto un lavoro con loro – ha detto Meloni – C’è stata una collaborazione che è un messaggio molto positivo»
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