Ballottaggi: il centrosinistra sogna il colpo
Politica

Ballottaggi: il centrosinistra sogna il colpo

Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona – Ansa

Secondo turno Verona e le altre: alle amministrative di oggi Pd e alleati partono in vantaggio in sette città, cinque delle quali potrebbero strapparle a sindaci di centrodestra

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 giugno 2022

Sulla carta si parte sette a cinque per il centrosinistra tra i tredici capoluoghi al voto oggi per i ballottaggi (più Viterbo dove è in testa una candidata civica). Sette città importanti, quasi tutte (tranne Cuneo e Lucca) governate da giunte di destra uscenti. Vincerle tutte e sette sarebbe per Pd e alleati un clamoroso successo, in grado di rianimare un campo progressista nel panico dopo la scissione di Di Maio.
Si comincia da Verona, la sfida più importante di tutte: Damiano Tommasi parte in vantaggio di circa sette punti percentuali, la destra non ha trovato un accordo, anzi tra il sindaco uscente Sboarina di Fdi e l’altro campione del centrodestra, Flavio Tosi, sono volati stracci fino all’ultimo minuto.

Verona farà da spartiacque di questa tornata. Le altre città dove Pd e alleati partono in vantaggio sono Parma e Cuneo, vittorie sfiorate già al primo turno con il 44% e il 47%, distacchi larghissimi. E ancora Piacenza, Lucca, Barletta e Como.

A Parma il fedelissimo dell’ex sindaco Pizzarotti, Michele Guerra, non dovrebbe avere problemi con l’ex sindaco Pietro Vignali, che all’ultimo minuto ha ricevuto anche il sostegno di Fratelli d’Italia. Ancor più scontato il risultato di Patrizia Manassero a Cuneo.

Testa a testa a Piacenza, dove a sorpresa il 12 giugno la candidata del partito democratico Katia Tarasconi ha staccato di due punti la sindaca uscente Patrizia Barbieri. Ma non è riuscita siglare l’apparentamento con il candidato di sinistra e M5S Stefano Cugini (11%) che lascia libertà di coscienza ai suoi supporter. Sarà sfida all’ultimo voto.

Incerto anche il risultato di Lucca, dove il candidato di Lega e Fdi Mario Pardini (34,3%) ha stretto un accordo con Fabio Barsanti (9,5%), eletto in Comune nel 2017 con CasaPound e ora sostenuto anche da ItalExit di Paragone. Con Pardini e le destre anche il candidato sostenuto da Azione, Alberto Veronesi (figlio del grande oncologo Umberto scomparso nel 2016). La sua mossa non è andata giù a Carlo Calenda, che lo ha subito scaricato. «Il nostro candidato, un civico, ha deciso di appoggiare la destra dove c’è anche CasaPound e io mi sono scusato con gli elettori e vado a sostenere il candidato altrui». E infatti venerdì sera ha chiuso la campagna a Lucca con Letta e il candidato Pd Francesco Raspini, che al primo turno era arrivato al 42,7%.

Anche a Como il centrosinistra parte in vantaggio: Patrizia Minghetti è al 39,4%, ma lo sfidante non è il candidato di Lega e Fdi Giordano Molteni: la sfida è con il civico Alessandro Rapinese (27,6%), una sorta di protogrillino locale, contro tutti i partiti, che il 12 giugno ha superato Molteni per un centinaio di voti. Le destre hanno fatto ricorso al Tar, ma il ballottaggio si farà. Salvini ha fatto capire di tifare per Rapinese. Forza Italia invece si orienta a sinistra: «Siamo lontanissimi dai movimenti protestatari».

Sfida interessante anche a Monza, dove Paolo Pilotto, un professore del Pd, è riuscito a sorpresa ad arrivare al secondo turno contro il sindaco di destra Dario Allevi che si è fermato al 47%. Il pronostico resta a favore del candidato sostenuto da Berlusconi che ha appena portato la squadra di calcio in serie A. Partita quasi persa in partenza anche a Gorizia dove Rodolfo Ziberna del centrodestra parte 10 punti davanti a Laura Fasiolo.

In Puglia, a Barletta, il centrosinistra si è ricomposto. L’inedito asse sinistra-renziani che aveva sostenuto Carmine Doronzo (18,4%) al primo turno ha trovato l’accordo con la candidata Pd Santa Scommegna (36,6%) che sfida l’ex sindaco Cosimo Cannito (42,35), sfiduciato dal consiglio comunale nel 2021. Decisivo per la reunion giallorossa l’intervento di Nichi Vendola su Doronzo.
Partite in bilico anche a Frosinone (dove il destro Riccardo Mastrangeli è 10 punti avanti al dem Domenico Marzi), Alessandria e Catanzaro.

Nella città piemontese l’uscente, il leghista Gianfranco Cuttica di Revigliasco, parte due punti sotto il candidato del centrosinistra Giorgio Abonante. Ago della bilancia Giovanni Barosini, sostenuto al primo turno da Calenda, che è stato assessore con Cuttica e ha preso il 14,6%. Per Salvini una sconfitta nella città del suo capogruppo alla Camera Riccardo Molinari sarebbe molto pesante.

Nel capoluogo della Calabria, Catanzaro, si sfidano i giuristi Valerio Donato (ex dem passato a destra) e Nicola Fiorita. Destre in vantaggio di 13 punti, a sostegno di Donato è arrivata anche Fdi che il 12 giugno aveva candidato Wanda Ferro (9,1%). A Fiorita è arrivato l’appoggio di Antonello Talerico (14,3%), giunto terzo al primo turno: ma alcune sue liste non lo seguono e stanno con Donato. Per i giallorossi vincere qui sarebbe un miracolo.

«Noi governiamo due città su tredici al voto», ha detto Letta. «Prima di parlare di campo largo che si sfarina, aspetto il risultato di domenica», spiega il leader Pd che punta moltissimo suo voto di oggi.
I tre leader del centrodestra hanno fatto un video in comune per spingere i loro elettori alle urne: «Adesso l’importante è unirsi, anche laddove il centrodestra la settimana scorsa è andato diviso: uniti vinciamo da nord a sud», l’appello di Salvini. E Meloni: «Fratelli d’Italia sostiene il candidato di centrodestra arrivato al ballottaggio. Perché noi combattiamo sempre e solo la sinistra». Chiude il Cavaliere: «Se deciderete di non scegliere, vincerà la sinistra». Da notare che i tre leader non erano insieme: il montaggio dei loro messaggi solitari ha finito col sottolineare più la distanza che l’unità. Ironico Enrico Letta: «Un video strepitoso, lo potete situare in qualunque momento di questi 25 anni. Sono parole non collegate né a città né a candidati, a nulla. È il modo di non essere credibili con gli elettori».

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.



I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento