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Attacco nel Golfo. Israele accusa l’Iran

Attacco nel Golfo. Israele accusa l’Iran

Iran/Israele Tel Aviv sostiene che dietro il raid di un drone killer davanti alle coste dell'Oman contro una petroliera del miliardario Idan Ofer ci sarebbe Teheran. Una rappresaglia per l'attacco aereo israeliano ad Abu Kamal contro un convoglio iraniano

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 novembre 2022

La tensione è risalita alle stelle nel Golfo a pochi giorni dall’inizio dei Mondiali in Qatar che vedranno il movimento verso la regione di centinaia di migliaia di appassionati di calcio e turisti. Israele punta il dito contro l’Iran per l’attacco con un drone killer avvenuto martedì davanti alle coste dell’Oman, ma reso noto solo ieri, contro una petroliera di proprietà del miliardario israeliano Idan Ofer.

Si sarebbe trattato di una rappresaglia per l’attacco attribuito a Israele contro un presunto convoglio di armi iraniane al confine tra Iraq e Siria avvenuto la scorsa settimana e che ha fatto alcune vittime. Tel Aviv sostiene che gli iraniani stiano vendendo petrolio agli alleati siriani in violazione delle sanzioni statunitensi e che i profitti verrebbero utilizzati per finanziare la fornitura di armi sofisticate al movimento sciita libanese Hezbollah. Accuse che Teheran non ha commentato. Israele nel 2020 ha dichiarato all’Iran e i suoi alleati quella che è nota come la «guerra tra le guerre», che sembrava conclusa nell’estate del 2021 dopo dozzine di attacchi lanciati contro navi iraniane, la maggior parte petroliere dirette in Siria.

Da parte loro gli iraniani hanno risposto con una serie di raid nell’area del Golfo, prendendo di mira navi e petroliere di proprietà israeliana. Lo scontro si è placato nell’ultimo anno. Poi lo scorso 8 novembre, un convoglio di camion iraniani è stato bombardato vicino al valico di frontiera di Abu Bukamal nella Siria orientale. E tre giorni fa è stato segnalato un altro attacco aereo, questa volta contro un aeroporto vicino alla provincia di Homs. Attacchi attribuiti a Israele, come centinaia di altri avvenuti in Siria in questi ultimi anni. Teheran avrebbe risposto martedì con un drone killer dello stesso tipo di quelli che ha venduto di recente alla Russia e che sarebbero stati usati per colpire l’Ucraina. Intanto Kiev ha riferito di aver ritrovato all’interno dei droni di fabbricazione iraniana abbattuti in queste ultime settimane anche componenti statunitensi e israeliane.

 

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