Assolti i miliziani di destra che volevano rapire la governatrice del Michigan
Stati uniti Il verdetto di una giuria federale sul complotto contro la Democratica Gretchen Whitmer. Secondo l’accusa gli imputati volevano processarla e causare una guerra civile
Stati uniti Il verdetto di una giuria federale sul complotto contro la Democratica Gretchen Whitmer. Secondo l’accusa gli imputati volevano processarla e causare una guerra civile
Dopo aver deliberato per la maggior parte della settimana, una giuria federale ha assolto 2 dei 4 uomini accusati di un complotto contro la governatrice democratica del Michigan Gretchen Whitmer, e li ha dichiarati non colpevoli di cospirazione finalizzata al suo rapimento, mentre per gli altri 2 imputati la giuria non è riuscita a raggiungere un verdetto. Tutti e 4 gli imputati – Adam Fox, Barry Croft, Daniel Harris e Brandon Caserta – rischiavano l’ergastolo, e si erano dichiarati non colpevoli.
All’indomani della rivolta del 6 gennaio, quello del Michigan rappresentava uno dei casi di terrorismo interno di più alto profilo del Paese: un presunto complotto per rapire la governatrice, eliminare i suoi dispositivi di sicurezza, usare armi di distruzione di massa (esplosivi che secondo l’accusa i quattro pianificavano di usare contro la scorta di Whitmer), e scatenare una guerra civile.
Questo epilogo è una sconfitta non da poco per i pubblici ministeri federali e per il Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Biden, che ha fatto del terrorismo interno una delle sue massime priorità.
Durante il processo i pubblici ministeri hanno descritto il perché i 4 imputati dovessero essere ritenuti una minaccia per la democrazia, affermando che appartenevano a gruppi di miliziani allenati alla guerriglia, con un piano per irrompere nella casa delle vacanze di Whitmer al fine disequestrarla e metterla sotto processo per tradimento.
Inoltre gli imputati speravano, rapendo la governatrice, di porre fine alle regole restrittive causate dalla pandemia e che un atto del genere avrebbe spinto il Paese verso una seconda guerra civile, dove le forze di destra avrebbero prevalso.
I 4 miliziani erano stati arrestati settimane prima delle elezioni del 2020, e il caso è stato visto come rivelatore di intenzioni sempre più belligeranti tra alcuni gruppi di destra in vista del voto. Una serie di passi falsi durante le indagini, e l’incapacità di ottenere la condanna degli imputati, sollevano interrogativi sulla capacità delle forze dell’ordine federali, quando si infiltrano nei gruppi di destra, di sviluppare casi convincenti e che non vadano contro due emendamenti chiave: quello della libertà di espressione e quello riguardante il diritto di possedere armi.
I pubblici ministeri avevano costruito il loro caso su una raccolta di registrazioni audio e sms in cui i quattro discutevano del modo migliore per rapire Whitmer, ma gli avvocati difensori hanno descritto gli imputati come degli sbruffoni che avevano il diritto di dire quello che volevano, e di girare armati.
Dopo i verdetti il capo dello staff di Whitmer ha rilasciato una dichiarazione per chiedere «conseguenze per coloro che commettono crimini truci», aggiungendo che «senza attribuire responsabilità, gli estremismi vengono incoraggiati».
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