«Alechin mi fa venire in mente un immenso serbatoio dove sia venuta ad accumularsi una inverosimile quantità di energia bruta. Come se avesse introiettato tutta la violenza del suo secolo per trasferirla miracolosamente sulla scacchiera. Si tratta di un genio dalle proporzioni inaudite, forse addirittura un demonio». Non c’è bisogno di amare gli scacchi per riconoscere tutto il fascino della vicenda biografica di Aleksandr Alechin, considerato come uno dei più grandi scacchisti di sempre, campione del mondo per la prima volta nel 1927 e stella incontrastata del gioco per tutti gli anni Trenta, cui Arthur Larrue ha dedicato un romanzo...