Arresti e revoca delle licenze, stretta di Erdogan sulle Ong
Europa

Arresti e revoca delle licenze, stretta di Erdogan sulle Ong

Turchia Migliaia di organizzazioni turche chiuse da agosto dello scorso anno. E gli operatori stranieri vengono espulsi dal paese
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 13 maggio 2017
Il lavoro delle Ong internazionali che operano in Turchia per fronteggiare l’emergenza umanitaria della guerra in Siria e Iraq si è complicato drammaticamente. Il 2017 ha già visto numerose revoche di licenze e l’allontanamento dal paese o addirittura l’arresto di operatori umanitari. L’intervento delle autorità turche sembra dettato da un lento ma inesorabile istinto ad ostracizzare organizzazioni di cui non si fidano né comprendono appieno. Ad aprile sono state bloccate quattro Ong: Mercy Corps, Bsa (americane), Inso (britannica) e l’italiana Cosv, tutte per ragioni di sicurezza nazionale. Quest’ultima ha poi precisato che «i permessi concessi dalle autorità e scaduti il...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi