Internazionale

Antonio Guterres persona non grata anche a Kiev

Antonio Guterres al summit dei Brics a KazanAntonio Guterres al summit dei Brics a Kazan – Ap /Alexey Filippov

Crisi Ucraina Dopo la visita del segretario Onu al vertice Brics e l'incontro con Putin. Il Cremlino e i suoi invitati a Kazan insistono per una revisione degli equilibri globali

Pubblicato 2 giorni faEdizione del 26 ottobre 2024

Il presidente ucraino Zelensky si è rifiutato di ospitare il Segretario generale dell’Onu a Kiev dopo la visita di quest’ultimo al vertice dei Brics. «Gli ha stretto la mano. Ha sorriso. Gli è stato chiesto di venire per promuovere ancora di più il vertice dei BRICS. È stato usato da loro e sembrava felice di essere usato», ha dichiarato un anonimo funzionario ucraino alla rivista Politico, per motivare il diniego di Kiev.

NEL SUO CONSUETO videomessaggio alla nazione di giovedì sera, il capo di stato aveva detto: «Anche se alcuni funzionari preferiscono il fascino di Kazan alla sostanza della Carta delle Nazioni Unite, il nostro mondo è strutturato in modo tale che i diritti delle nazioni e le norme giuridiche internazionali contano e continueranno a contare».

Il messaggio è chiaro: dopo essersi recato a Kazan, in Russia, per partecipare all’incontro del gruppo che riunisce Russia, Brasile, Sudafrica, India e Cina (tra gli altri), Guterres non è più un ospite ben accetto in Ucraina.

Eppure, come riportano i cronisti presenti, Guterres non ha lesinato critiche all’invasione russa e ha più volte insistito su un accordo che possa portare a una «pace giusta» in Europa dell’est. La visita del Segretario nella capitale ucraina in realtà era già stata ipotizzata a settembre, quando Zelensky aveva partecipato all’Assemblea generale dell’Onu a New York. Lo ha rivelato il vice-portavoce dell’Onu, Farhan Haq, secondo il quale i due avevano cercato di trovare un «momento reciprocamente conveniente» per una visita, ma senza fissare una data.

Lunedì il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sibiga, aveva già anticipato la posizione palesata da Kiev ieri, pubblicando su X un messaggio al veleno. «Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha declinato l’invito dell’Ucraina al primo vertice mondiale sulla pace in Svizzera. Ha invece accettato l’invito a Kazan del criminale di guerra Putin. Questa è una scelta sbagliata che non fa avanzare la causa della pace. Danneggia solo la reputazione delle Nazioni Unite».

A livello internazionale il ministro degli Esteri lituano ha indirettamente invitato il Segretario a dimettersi: «Se Antonio Guterres deciderà di dimettersi, la Lituania non cercherà di dissuaderlo». Y

ulia Navalnaya, moglie del defunto Alexei Navalny, ha dichiarato: «era il terzo anno di guerra e il Segretario generale dell’ONU stringeva la mano a un assassino».

LA COMUNICAZIONE del Cremlino sta insistendo sul fatto che «il mondo multipolare è ormai irreversibile» e che l’egemonia degli Usa e del dollaro è finita.

Il vertice di Kazan, che si è tenuto dal 22 ottobre al 24, ha visto la partecipazione, oltre ai membri storici del gruppo, di Etiopia, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti, che dall’inizio dell’anno corrente sono entrati stabilmente nella compagine, e di 13 nuovi «membri associati», tra cui Cuba, Bolivia, Indonesia, Nigeria.

Un patto commerciale che rappresenta quasi la metà della popolazione mondiale e sfiora il 35% del Pil mondiale.

I due obiettivi principali dei 5 Paesi fondatori sono la riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che eserciterebbe un potere di veto ormai «obsoleto» e non rappresenta i nuovi equilibri mondiali, e l’abbandono del dollaro come valuta di scambio delle transazioni internazionali.

Vladimir Putin, in particolare, insiste da due anni sul fatto che gli Usa utilizzino il dollaro come arma di ricatto per tenere il mondo sotto la propria egida.

In realtà il capo del Cremlino fa riferimento alle sanzioni che Washington e i suoi alleati occidentali hanno comminato alla Federazione russa dopo l’invasione dell’Ucraina del 22 febbraio 2022.

L’alternativa, discussa a Kazan ma non ancora giunta a una definizione chiara, sarebbe quella di creare un sistema di pagamento basato sulle Blockchain e sulle criptovalute.

INOLTRE, i membri dei Brics hanno discusso della creazione di una «Borsa dei cereali», una piattaforma commerciale che permetterebbe anche agli stati sottoposti alle sanzioni occidentali di continuare a commerciare prodotti agroalimentari su circuiti alternativi, e di un sistema interconnesso di scambio dei metalli preziosi.

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