Non si sono ancora spenti gli echi delle grandi manifestazioni del 25 aprile che arriva oggi la data simbolo della riscossa operaia, dell’autonomia di classe, del senso di dignità del lavoro. Ed è una felice vicinanza quella del 1 maggio con la Liberazione, perché finalmente le riflessioni che vengono spontanee sono quelle sulle grandi questioni. Non solo dell’Italia ma dell’epoca digitale. All’indomani del grande corteo di Milano, lo scrittore Giacomo Papi osservava che tra le mille voci che si erano levate dai 200 mila, pochissime, se non assenti, erano le voci sullo sfruttamento del lavoro e sulla miserabile condizione dell’occupazione...