Andrea Martinucci, intervista visiva #03
Andrea Martinucci (1991, Roma) è un artista visivo che articola il suo percorso trasversale come una ricerca capillare che integra media e linguaggi diversi quali pittura, video e scrittura.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in spazi quali: Institut Français, Milano; IIC Los Angeles, LA; Mattatoio, Roma; Palazzo Reale, Milano; Tang Contemporary Art, Hong Kong; FuturDome, Milano; Palazzo delle Esposizioni, Roma; VUNU Gallery, Kosice; ZETA Contemporary Art Center, Tirana; Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova; Museo dell’Arte e dell’Archeologia della Maremma, Grosseto; Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano. Nel 2020 è tra i vincitori di Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere (MAECI-DGSP/MiC-DGCC), con l’opera Turbomondi (Melodia), una video installazione destinata alla collezione pubblica dell’Istituto Centrale per la Grafica, Roma. Ha preso parte a diversi progetti come Fenomeno Pasquarosa, La Fondazione – Fondazione Nicola Del Roscio, Roma; MANIFesta – Iniziative di II, MACRO Museo d’Arte Contemporanea, Roma; Spazi Festival, Fabbrica del Vapore, Milano; Tech Gleba, Una Vetrina, Roma.
//ARTE
Arte: cura, se la pace lo permetterà.
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//LAVORO
Lavoro: lotta, se la pace lo permetterà.
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//TEMPO
Tempo: ascolto, se la pace lo permetterà.
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