Altri guai per Delmastro: anche la procura di Biella indaga su di lu
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Altri guai per Delmastro: anche la procura di Biella indaga su di lu

Lo scontro sulla giustizia Spunta un caso di diffamazione del 2021. Il fascicolo alla giunta per le autorizzazioni della Camera
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 2 dicembre 2023

Nuovi guai per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Dopo il rinvio a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio per la diffusione di carte riservate sul caso Cospito, adesso spunta fuori un nuovo carico dal tribunale di Biella. I fatti risalgono al 2021 e Delmastro, allora deputato, pubblicò sui suoi social un video del procuratore generale della Corte dei conti del Piemonte, Quirino Lorelli, definendolo, tra le altre cose, «Capitan Fracassa della sinistra giudiziaria italiana». Il magistrato sporse querela e la vicenda è andata avanti fino a che il gip di Biella, l’8 marzo scorso, dispose l’archiviazione del fascicolo. Peccato che a luglio la Cassazione abbia accolto il ricorso della procura (il giudice non poteva disporre dell’archiviazione in quella fase del provvedimento, dunque c’è stato un vizio procedurale) e ha di fatto riaperto il caso. Che adesso è alla giunta per le autorizzazioni della Camera,

NELLO SPECIFICO, Lorelli venne attaccato da Delmastro perché aveva osato approfondire la vicenda dell’acquisto di una serie di libri sulla storia dellefoibe da parte dell’assessora piemontese di FdI Elena Chiorino. Una storia che, per la verità, si chiuse con un nulla di fatto dopo i vari accertamenti perché, a causa della pandemia, i volumi infine non vennero comprati. Da qui la polemica e il post sui social sfociato in querela per diffamazione. Il gip di Biella, per archiviare poi la denuncia di Lorelli , sostenne che le frasi di Delmastro fossero coperte da immunità parlamentare, dunque non perseguibili. Una tesi che, comunque, non è stata condivisa dalla Cassazione. Intanto su Delmastro continua a infuriare la polemica: secondo diverse ricostruzioni, infatti, il sottosegretario avrebbe fatto delle pressioni sul Dap per ottenere le informative della polizia penitenziaria su Alfredo Cospito. Materiale che poi avrebbe passato al suo coinquilino, il deputato di FdI Andrea Donzelli, per permettergli di attaccare i parlamentari del Pd che erano andati a Sassari a verificare le condizioni dell’anarchico detenuto (cosa prevista dalla legge). In particolare si parla di una telefonata con cui Delmastro avrebbe chiesto «al capo del Dap Giovanni Russo le informative sia del Gom che del Nic», ossia i corpi scelti della polizia penitenziaria. «Il 30 mattina la segretaria del Dap continuava a premere per ottenere la relazione», avrebbe spiegato ai pm l’ex capo del Gom, il generale Mauro D’Amico. Tanto che l’informativa sarebbe stata recapitatada un motociclista. Sul fascicolo, peraltro, c’era scritto a chiare lettere che si trattava di materiale «a limitata divulgazione».

«EMERGE una situazione allarmante nel nostro sistema politico, che richiede un’azione decisiva. La rivelazione di informazioni riservate per scopi politici è un attacco diretto all’integrità delle nostre istituzioni democratiche. È essenziale coinvolgere tutta l’opposizione in una mozione di sfiducia unitaria contro Delmastro: un passo necessario per mantenere la fiducia pubblica», così il leader dei Verdi Angelo Bonelli.

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