C’è qualcosa di paradigmatico nella catena decisionale che ha negato, fino a data da destinarsi, la pillola gratuita: due commissioni presiedute da donne valutano le evidenze scientifiche e danno il via libera; poi il dossier si blocca sul tavolo di un Consiglio di amministrazione interamente composto da uomini. E che uomini: il presidente del Cda Giorgio Palù è il virologo preferito da Matteo Salvini ma anche dall’industria farmaceutica. Con lui in Consiglio d’amministrazione siede un altro maschio di stretta osservanza leghista come Davide Caparini, uomo fortissimo dell’amministrazione lombarda e inventore del concorso di «Miss Padania» riservato a «candidate dello stesso...