Afineevsky: «Putin è un dittatore, non raccontarlo è un crimine»
«Pensavamo di aver finito un film, e invece è iniziata una vera guerra». Con queste parole il regista israeliano-americano Evgeny Afineevsky ha presentato il suo Freedom on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, inserito fuori concorso, che fa seguito a Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, il film del 2015 incentrato sugli eventi di Piazza Maidan. Stavolta invece è la guerra in corso con la Russia ad essere raccontata attraverso immagini e testimonianze di civili ucraini, tra cui molto bambini, coinvolti nel conflitto.
IL REGISTA in conferenza stampa ha attaccato Putin: «Seguo da tempo la macchina di propaganda russa e si capisce che è guidata da una volontà imperialista, è una minaccia per il mondo intero. Dopo l’Ucraina, toccherà a un altro paese. Questo secolo ci ha portato un dittatore e se oggi non mostriamo quello che sta succedendo commettiamo un crimine». Il regista ha voluto dedicare il film a tutti i giornalisti che sono morti per documentare il conflitto. Infine ha sollevato alcune domande: «Come è avvenuta questa tragica guerra? È avvenuta ora oppure otto anni fa ed è semplicemente passata inosservata agli occhi del mondo? E dove ha trovato il popolo ucraino la forza e la rabbia per combattere? Cosa succederà dopo? Abbiamo cercato di rispondere a queste domande e di raccontare la storia più completa possibile».
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