Dall’Afghanistan all’Europa, stessa violazione
La Dichiarazione dei Diritti umani compie 70 anni ma resta ancora di grande attualità come punto di riferimento basilare per la nostra società. Purtroppo negli Stati in cui interveniamo assistiamo […]
La Dichiarazione dei Diritti umani compie 70 anni ma resta ancora di grande attualità come punto di riferimento basilare per la nostra società. Purtroppo negli Stati in cui interveniamo assistiamo […]
La Dichiarazione dei Diritti umani compie 70 anni ma resta ancora di grande attualità come punto di riferimento basilare per la nostra società. Purtroppo negli Stati in cui interveniamo assistiamo a continue violazioni dei suoi principi, cosa che accade anche in Europa.
Preoccupa soprattutto che all’interno dei nostri confini nessuno si indigni per gli abusi inflitti alle categorie più fragili: se si toccano i diritti di una minoranza in realtà si toccano quelli di tutti.
Nel 2015 un nostro ospedale è stato bombardato a Kunduz, in Afghanistan, violando il diritto alla salute e dopo questo episodio anche in Sud Sudan, Yemen, Siria, ospedali e scuole sono diventati bersagli fissi. Fino ad arrivare alle porte dell’Europa, a Lesbo o in Libia, dove migranti e rifugiati vedono negato il loro diritto alla salute e all’accoglienza.
Agli Stati europei chiediamo una politica ad ampio spettro che parta da solidarietà e accoglienza come previsto dalla Dichiarazione agli articoli 12, 13 e 14 in cui si assicura il diritto alla libertà di movimento e al diritto d’asilo.
* Presidente di Medici senza frontiere Italia
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