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Adolescenti trans, bloccanti della pubertà a rischio

Adolescenti trans,  bloccanti della pubertà a rischioManifestazione Protect trans youth

Il caso Il comitato nazionale di bioetica esprimerà un nuovo parere. I genitori dei minori denunciano una «crociata ideologica» per ragioni politiche

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 27 gennaio 2024

Il senatore Maurizio Gasparri (Fi) lo aveva promesso su Rete 4: c’è una nuova composizione del Comitato nazionale di bioetica (Cnb) e quindi è lecito riaprire la riflessione sull’uso della triptorelina per sospendere lo sviluppo puberale degli adolescenti trans. Ieri è arrivata la conferma da Angelo Vescovi, presidente dell’organo consultivo dal 7 dicembre 2022 (dopo le nomine del nuovo governo). In un’intervista a Il Foglio il professore di biologia cellulare dell’università Bicocca ha detto che la richiesta di nuovo parere è arrivata e la questione sarà riesaminata.

Nel 2018 il Cnb votò all’unanimità a favore di questo utilizzo del farmaco. Dalle risposte di Vescovi, invece, emerge un approccio critico che ritiene giustificato dai dati raccolti nel frattempo al livello internazionale. A proposito dell’aumento di adolescenti che chiedono l’accesso a strutture come l’ospedale fiorentino Careggi, che offre assistenza psicologica e in alcuni casi farmacologica a chi vive una condizione di incongruenza di genere, il professore ha citato l’espressione «contagio sociale». Una tesi molto controversa secondo la quale le persone transgender sarebbero in crescita quasi per imitazione. «C’è perfino il rischio che la diversità diventi una moda per poter essere visti in una società in cui apparire è diventato vitale», sostiene Vescovi.

Quella tesi è sempre stata respinta dalle associazioni trans e non solo. «Apparentemente c’è un aumento della richiesta di valutazioni, ma è difficile dire se questo corrisponda a un aumento reale dei casi o se prima queste situazioni rimanevano nel buio non trovando riposte nelle istituzioni preposte e quindi non venivano riconosciute», dice Gianni Russo, referente di endocrinologia pediatrica dell’ospedale San Raffaele di Milano. Russo invita a evitare dispute ideologiche sulla triptorelina, «un farmaco che si conosce da anni e che come tutti i farmaci va dato quando è necessario».

Tutta la vicenda è esplosa dopo l’interrogazione di Gasparri che mette in dubbio la correttezza delle procedure di somministrazione del Careggi. Da lì l’invio di ispettori ministeriali che tra due settimane consegneranno la relazione. Intanto decine di genitori di adolescenti trans hanno firmato una lettera allarmata in cui denunciano toni «da violenta crociata ideologica» contro la struttura sanitaria e i farmaci bloccanti: «I risultati di decenni di studi internazionali sono messi in dubbio per convenienza politica».

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