La notte dello scorso 21 settembre la città Nowshahr, nella provincia settentrionale di Mazandaran, fu teatro di scontri tra forze di sicurezza e dozzine di giovani che protestavano per la morte di Mahsa Amini avvenuta mentre era detenuta dalla polizia morale. Almeno quattro manifestanti vennero uccisi, molti altri feriti e centinaia furono arrestati. Arshia Takdastan, 18 anni, fu uno dei tanti che finirono in cella dopo interrogatori durati ore. Mai avrebbe potuto immaginare che mesi dopo, il 4 gennaio 2023, sarebbe stato descritto dai giudici come il leader delle rivolte di Nowshahr e condannato a morte per aver lanciato una...