«Sì, si può resistere, sopravvivere, svilupparsi senza rinunciare alle conquiste del socialismo» garantendo così «l’indipendenza e la sovranità» di Cuba. N ell’ultimo addio «di massa» al Comandante Fidel, sabato sera, nella città «eroica» di Santiago, il presidente Raúl (che ha posto personalmente l’urna con le ceneri di Fidel nella tomba) ha sintetizzato con queste parole il lascito storico e il testamento politico del fratello maggiore. Il diritto-dovere di resistere alle ingerenze esterne, soprattutto dell’imperialismo nordamericano, e la necessità di un contenuto sociale della rivoluzione, in modo che vi sia un’identità tra patria e socialismo. Un messaggio, questo, rivolto al «suo»...