Addio a Graziella Mascia, la militanza politica al servizio degli esclusi
Graziella Mascia si è spenta all’alba di domenica 11 marzo. Se ne è andata un’amica, una compagna, una sorella. Così è stata Graziella per me ma anche per tante e […]
Graziella Mascia si è spenta all’alba di domenica 11 marzo. Se ne è andata un’amica, una compagna, una sorella. Così è stata Graziella per me ma anche per tante e […]
Graziella Mascia si è spenta all’alba di domenica 11 marzo. Se ne è andata un’amica, una compagna, una sorella. Così è stata Graziella per me ma anche per tante e tanti che l’hanno conosciuta.
Militante e dirigente della sinistra politica, prima nel Pci e poi in Rifondazione comunista, instancabile nelle lotte a sostegno dei diritti di chi ne era escluso. L
a sua esperienza parlamentare è stata la prova di come Graziella intendeva agire una politica di servizio. È stata la prima ad andare con una delegazione del Prc a Porte Alegre al Forum mondiale per gridare un altro mondo è possibile quando sembrava di nuovo essere tornata la primavera e poi a Genova a fianco di tutti e tutte i giovani e le giovani anche quando la primavera non fu più.
Non a caso dopo il massacro della Diaz e la morte di Carlo Giuliani indagò con passione e dedizioni i fatti avvenuti conducendo un lavoro prezioso per il comitato parlamentare di indagine sul G8 ancora oggi molto utile per chi vuole capire gli orrori avvenuti.
Terminato il mandato parlamentare volle dar seguito al suo impegno per costruire e irrobustire una coscienza civile e fondò l’associazione Altra Mente di cui fu presidente fino a quando passò a me il testimone. Amava studiare e ha continuato a farlo fino alla fine.
Intellettualmente curiosa leggeva i fatti del mondo con lente critica. Operava così anche quando fu eletta vicepresidente della Sinistra europea, sempre inclusiva e aperta al confronto con le tante anime europee.
Graziella credeva nei giovani a partire dalle sue figlie e da suo nipote che amava con assoluto trasporto.
Il male l’ha colpita improvvisamente cogliendola in contropiede. Propria lei tifosissima interista aveva un varco aperto da dove si è insinuata la malattia. Ha affrontato il male, il dolore, le cure con una pazienza certosina sapendo che non poteva sconfiggere il cancro ma non gli si è abbandonata.
È stata una guerriera come lo è stata sempre nella vita attiva, strappando giorno dopo giorno momenti felici alla malattia.
Non ci ha trasmesso paura, solo grande coraggio scevro da retorica. Ha continuato a operare per Altramente, a curare i suoi interessi, a parlare e discutere di politica e di calcio fino a qualche giorno fa.
Graziella continuerà a stare con noi. Cammineremo nel suo ricordo ancora insieme .
A Roma la ricorderemo martedì 20 alle 15.30 presso lo spazio Altramente in via Laparelli 60.
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