Il programma di Unione Popolare lo mette nero su bianco: «Stop all’utilizzo di jet privati e progressiva eliminazione dei viaggi aerei su tratte brevi coperte da adeguate linee ferroviarie». Il problema è evidente per chiunque frequenti il tema dei cambiamenti climatici: la riconversione ecologica, non può prescindere da una trasformazione dei trasporti. «Abolizione dei jet privati» traduce in una grafica l’Alleanza Verdi Sinistra, che ha fatto divertire la destra negazionista, che ne ha parlato come dell’ultima delirante proposta (Libero) o il ritorno dell’esproprio proletario (Il Tempo).

È un vero peccato, perché in altri Paesi il dibattito sta a un livello più alto: il ministro dei Trasporti francese Clément Beaune vuole che i ministri dei trasporti dell’Ue regolino le emissioni di Co2 degli aerei privati già durante il prossimo vertice di ottobre. «Ci sono alcuni comportamenti che non sono più accettabili» ha dichiarato a Le Parisien. Il leader dei Verdi francesi, Julien Bayou, ha invece dichiarato che a settembre presenterà una proposta legislativa per vietare tali voli.

La questione è una: se il traffico aereo è un problema, dato che rappresenta ormai il 4% delle emissioni globali, in crescita nonostante protocolli di Kyoto e Accordi di Parigi, il sottoinsieme «jet privati» rappresenta una grande falla, le cui emissioni in Europa sono aumentate del 31% tra il 2005 e il 2019, secondo una ricerca di Transport&Environment (T&E), una federazione di ong che si occupa di mobilità sostenibile.

Secondo il rapporto di T&E, inoltre, in Europa i jet privati hanno il doppio delle probabilità di essere utilizzati per viaggi molto brevi (meno di 500 chilometri) rispetto ai voli commerciali. Distanze che, avverte l’organizzazione, corrispondono all’intervallo operativo in cui gli aerei sono meno efficienti. Questo aumenta l’impatto climatico di questi voli. Chi può permetterselo, pur di evitare un viaggio in treno o in auto di un paio d’ore salta sul jet privato anche per tragitti di un quarto d’ora. «Questa propensione è molto preoccupante, soprattutto per quanto riguarda l’attuale crisi climatica», si legge nel report. In Italia l’account Instagram jetdeiricchi stima l’impatto ambientale dei voli privati delle persone più ricche d’Italia.

A luglio 2022 ha seguito il jet privato I-Advd, principalmente utilizzato da Diego Della Valle. In 31 giorni I-Advd ha emesso nell’atmosfera 86,8 tonnellate di CO2: «Questo significa che ogni giorno del mese, il jet utilizzato da Diego Della Valle emette tanta Co2 quanto una persona normale in un anno intero per l’insieme dei suoi trasporti» spiega jetdeiricchi. Sui 25 voli realizzati questo mese da I-Advd, il 100% sono interni all’Ue. Di questi, 7 su 10 durano meno di 60 minuti, e il 25% meno di 30 minuti. Come evidenzia il programma di Unione Popolare, parlare di jet privati offre l’opportunità di affrontare un tema più ampio, legato al trasporto aereo e alle emissioni, in un’ottica di lotta alle disuguaglianze. Sulle tratte più brevi, ci si può spostare in treno.

Secondo Stefan Gössling, ricercatore del Western Norway Research Institut, la metà delle emissioni legate al trasporto aereo sarebbero riconducibili all’1% della popolazione, «una ristretta élite di super emettitori che percorrono in aereo centinaia di migliaia di chilometri ogni anno» come scrive Altreconomia.