Quello che è mancato è stato l’elettorato. Affluenza al voto al 46%, più bassa di quella già scarna del 2016. La città è rimasta sostanzialmente indifferente e, stavolta, non solo nelle periferie emarginate ma anche tra la borghesia del centro. A testimonianza che la democrazia sta male e non poco. Una particolare compattezza, dal centro all’estrema destra, non è bastata al sindaco uscente Roberto Dipiazza per sfondare al primo turno. C’è arrivato vicino, sfiorando più volte il 50% durante lo spoglio. Sarebbe stata la prima volta a Trieste di un sindaco eletto al primo turno. Un record personale per Dipiazza...