A Roma i palestinesi chiamano a difesa dei bambini
Palestina Peluche, lettere e lenzuola bianche per ricordare le migliaia di minori uccisi a Gaza: dal 7 ottobre muore un bambino ogni 10 minuti
Palestina Peluche, lettere e lenzuola bianche per ricordare le migliaia di minori uccisi a Gaza: dal 7 ottobre muore un bambino ogni 10 minuti
Ieri, per la Giornata mondiale dei diritti dei bambini, il Comitato di solidarietà con il popolo palestinese si è fatto promotore di un sit-in per ricordare le migliaia di bambini uccisi dalle bombe che dal 7 ottobre cadono incessantemente su Gaza.
A piazzale Ostiense sono state messe decine di foto, circondate da peluche, con le facce dei minori palestinesi che hanno finito la loro vita, in alcuni casi senza averla iniziata. Sullo stretto prato anche dei lenzuoli bianchi, imbottiti e sporcati di rosso, a simboleggiare i piccoli corpi. Una manifestazione che fin dal primo intervento ha chiarito di non essere stata chiamata per parlare di politica, ma per ricordare le vittime innocenti.
Un ricordo e un pensiero che vanno anche ai tantissimi bambini che non muoiono ma vengono arrestati arbitrariamente dalle forze armate israeliane: «Dal 2000 ad oggi – si legge nel comunicato – sono circa 13mila i bambini palestinesi arrestati, interrogati e detenuti. 600 bambini ogni anno».
Al microfono si sono susseguiti gli interventi dei partecipanti, che hanno letto le lettere scritte ai bambini di Gaza. Non è mancato un accenno politico quando, parlando delle responsabilità del mondo occidentale, si è fatto riferimento al doppio standard usato anche nei confronti dei bambini, che in quanto palestinesi possono morire senza che nessuno ne paghi le conseguenze.
«Di fronte a questo orrore non possiamo che constatare il fallimento dei principi sanciti nella Dichiarazione Universale dei diritti del fanciullo», continua la nota. Delle 13 mila vittime palestinesi a Gaza circa la metà sono bambini: un bambino ogni 10 minuti muore, senza colpe e responsabilità.
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