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A Firenze trionfa Funaro, destra toscana al tappeto

La candidata sindaca Sara Funaro con Elly SchleinSara Funaro ed Elly Schlein – Biagianti

Elezioni comunali 2024 Nei 18 ballottaggi in regione il centrosinistra conquista dieci municipi fra cui Pontedera e Montecatini Terme, il centrodestra solo quattro confermando Piombino. Tre sindaci per sinistra di alternativa e M5s. E il governatore dem Eugenio Giani pensa già al "campo larghissimo" per le regionali del 2025

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 25 giugno 2024

Guidato da una Firenze inespugnabile che elegge con Sara Funaro la prima sindaca nella storia della città, il centrosinistra toscano vince di goleada i 18 ballottaggi conquistando o confermandosi in dieci comuni, fra cui oltre al capoluogo regionale spiccano Empoli, Pontedera e Montecatini Terme. Unica consolazione per il centrodestra, che si afferma in appena quattro municipi, la riconferma di Francesco Ferrari a Piombino. E fanno già rumore le tre vittorie della sinistra di alternativa con M5s e civici a Borgo San Lorenzo, Calenzano e Rosignano Marittimo. Solo Colle Val d’Elsa elegge un “civico” con Piero Pii, che però nella vicina Casole d’Elsa è stato sindaco per 24 anni, a partire dal 1975, con Pci, Ds e Pd.

Già venti minuti dopo la chiusura delle urne i risultati certificavano la netta vittoria della nipote del “sindaco dell’alluvione”, il democristiano Piero Bargellini, a cui è andato il primo, commosso ricordo della neo prima cittadina Sara Funaro. Il 60,6% a 39,4% nei confronti di Eike Schmidt supera il 60 a 40 con cui Matteo Renzi batté Giovanni Galli nel 2009, anno dell’ultimo ballottaggio a Firenze.

Unico dato agrodolce quello dell’affluenza, che nel capoluogo regionale è stata solo del 48%, e che ha dato la possibilità ad Eike Schmidt di prendersela anche con il suo elettorato: “Sono andati al mare, abbiamo preso meno voti assoluti che al primo turno”. Per certo l’affluenza in Toscana, ferma al 49% (64,6% al primo turno), segnala una crescente disaffezione verso il sistema elettorale dei comuni: anche dove alla vigilia l’esito non appariva scontato ci sono state parecchie diserzioni dalla urne, a riprova ad Empoli l’affluenza è stata del 46,1% e a Montecatini il 43,9%; superiori alla media regionale invece Pontedera con il 53,8% e Piombino con il 56%.

Proprio nella città più importante della Val di Cornia c’è stata una delle poche vittorie del centrodestra, con la riconferma di Francesco Ferrari di Fdi che ha regolato 58 a 42 l’ex sindaco dem Gianni Anselmi. “E’ stato premiato il buongoverno degli ultimi cinque anni”, ha commentato a caldo Ferrari, che più che dai partiti è stato trainato dalla sua lista personale in grado di raccogliere al primo turno il 35%. Gli altri sindaci di centrodestra a Cortona con il riconfermato Luciano Meoni, ad Agliana con il bis di Luca Benenesperi, e a Ponsacco con la rimonta al ballottaggio del leghista Gabriele Gasperini.

Nelle vittorie del centrosinistra spiccano le riconferme dei sindaci dem Matteo Franconi a Pontedera e Simone Giglioli a San Miniato, e il successo a Montecatini Terme dell’indipendente Claudio Del Rosso, che per soli otto voti ha battuto il sindaco uscente Luca Baroncini, segretario toscano della Lega. Nessuna sorpresa ad Empoli, dove il dem Alessio Mantellassi ha vinto con il 59,7% sul candidato di sinistra e M5s Leonardo Masi, che pure ha preso il 40,3%. Altri successi di Pd e alleati a Cecina con Lia Burgalassi, a Collesalvetti con Sara Paoli, a Poggibonsi con la sempreverde Susanna Cenni, a Signa con Giampiero Fossi sia pure al fotofinish, a San Giovanni Valdarno con la riconfermata Valentina Vadi, e a Figline-Incisa Valdarno con Valerio Pianigiani.

Gli exploit della coalizione fra la sinistra di alternativa e il M5s a Borgo San Lorenzo nel Mugello, dove trainato da Rifondazione e da un gruppo di fuoriusciti dal Pd ha vinto nettamente Leonardo Romagnoli, consigliere uscente di Borgo in Comune; a Calenzano alle porte di Firenze dove ha fatto altrettanto Giuseppe Carovani, già sindaco Ds e portabandiera dell’opposizione al progetto dell’aeroporto intercontinentale di Peretola; e a Rosignano Marittimo, dove in un testa a testa con Daniele Donati del centrosinistra ha vinto Claudio Marabotti, sostenuto anche in questo caso da sinistra alternativa, civici e M5s.

“Se il centrosinistra prende Firenze dopo Prato e Livorno le regionali del 2025 sono già indirizzate”, aveva preconizzato Sandro Rogari, ex preside della Cesare Alfieri (Scienze politiche) ed ex prorettore dell’ateneo fiorentino. Dello stesso avviso il governatore dem Eugenio Giani, che anticipa un campo larghissimo da Iv a M5s in vista dello scontro con il sindaco pistoiese Alessandro Tomasi di Fdi.

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