Le icone sono come le sante. Dopo un po’ non ci si ricorda più perché lo sono diventate. Non ci si ricorda dei miracoli. E non ci si ricorda quasi più che oltre a essere «nostra signora della televisione» Raffaella Carrà era meravigliosamente bella. E fresca. E trasgressiva. E piena di vita, di talento, di abnegazione per una professione che non ha solo amato. Ha adorato. Non è una banalità affermare che un’artista incarna la sua arte, pittore, scultore, ballerino, cantante. O Raffaella Carrà. Mentre spira un vento gelido a raffiche increspate della luce della riviera di febbraio, mentre sbocciano...