Domenica sera su Twitter Mona Seif, attivista egiziana e sorella di Alaa Abdel Fattah, è stata chiara. Dalla prigione Alaa può uscire solo in tre modi: con una grazia (di cui la famiglia ha fatto regolare richiesta, già protocollata), con un’espulsione in Gran Bretagna (di cui è diventato di recente cittadino e rinunciando alla cittadinanza egiziana) o da morto. L’attivista e blogger egiziano è in sciopero della fame da 67 giorni. Una protesta che non è cessata nemmeno dopo il trasferimento, la scorsa settimana, nel nuovo carcere di Wadi al-Natrun. Lì ha ricevuto almeno libri, carta e penna, ma dorme...