«È più difficile produrre un vaccino o la carne di porco?». La domanda che formula un noto economista fotografa uno dei paradossi di Cuba. L’isola conclude l’anno con un bilancio molto positivo nel contenimento della pandemia: nelle ultime settimane la curva del contagio è appiattita, attorno alle 100 unità al giorno e con poche decine di vittime. Un risultato frutto del successo della campagna vaccinale: l’85% dei cubani ha ricevuto uno schema completo (tre dosi) di uno dei due sieri nazionali, Abdala e Soberana. E più di 800 mila cittadini, compreso chi scrive, hanno avuto una dose di rinforzo. UN SUCCESSO...
Errata Corrige

Nel 2021 è stato più facile produrre vaccini che domare l'”iperinflazione” e le proteste. Spinte dalla linea dura di Biden, che infierisce sull’economia dell’isola allo stremo. E represse con durezza. L’anno che viene sarà decisivo per il socialismo cubano