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24 o 100 vittime negli scontri dopo il voto? Impossibile dirlo in Kenya

24 o 100  vittime negli scontri dopo il voto? Impossibile dirlo in Kenya – Reuters

Elezioni contestate I diversi fattori che rendono arduo verificare le versioni contrapposte sulle violenze esplose a urne chiuse

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 24 agosto 2017

Le violenze esplose in Kenya tra sostenitori dell’opposizione e forze di sicurezza, all’indomani delle elezioni dello scorso 8 agosto, hanno provocato un numero imprecisato di morti. A partire dalla sera in cui è stato annunciato il risultato elettorale, sono stati 24 secondo le rilevazioni di diverse organizzazioni non governative suffragate dalle testimonianze dei parenti, 100 secondo l’opposizione.

In queste settimane il manifesto ha provato a indagare quando descritto: il risultato è incerto. In primis il Kenya ha un problema di porosità dei confini, in ampie aree del Paese si entra e si esce senza controlli, pertanto si può dire che una persona è scomparsa mentre ha solo varcato il confine.

Secondo, moltissime persone non hanno la carta di identità e si registrano solo al compimento dei 18 anni oppure se necessario per qualche esigenza burocratica. Terzo, vi sono gruppi etnici che vivono in più paesi e si muovono continuamente. Quarto, in base a diverse tradizioni locali la persona defunta va portata al villaggio di origine, quindi si perde facilmente traccia della salma. Quinto, vi sono molti morti quotidianamente che nessuno reclama che vengono dopo un certo periodo messi in un’apposita zona dei cimiteri pubblici.

Tutto questo rende difficile accertare il numero dei decessi. Inoltre la propaganda che rende tutto incerto. Se una famiglia dichiara la scomparsa di un congiunto, per i filo governativi è un’invenzione. Secondo Peter Wanjoi, simpatizzante di Jubilee (il partito del presidente Kenyatta), «la gente dell’opposizione va in tv con una foto e dice che il tizio è scomparso ma magari è vivo e vegeto in Tanzania». Tutti hanno qualcosa da dire, come George Onyango del Nasa (il partito dello sfidante Raila Odinga): «Ti faccio vedere tutto», ma quando si chiedono riscontri oggettivi si ritraggono.

Alla fine non si sa se sono morte 100 o 24 persone, ma rimane un solo dato incontrovertibile: troppe.

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