Una corte francese ha condannato Éric Zemmour al pagamento di una multa di 10.000 euro per incitamento all’odio razziale. A settembre 2020 il giornalista e candidato dell’estrema destra alla presidenza aveva infatti definito i migranti minorenni «ladri, assassini, stupratori». «Non sono nient’altro che questo – aveva aggiunto – Dovremmo rimandarli indietro». Condannato a 5.000 euro di multa anche il direttore di CNews, il canale televisivo al quale Zemmour aveva rilasciato le dichiarazioni. Il legale del candidato più estremista delle presidenziali ha annunciato che farà ricorso – ma se Zemmour non pagherà, ha stabilito la corte, potrà essere detenuto.

PER LUI – che su Twitter si scaglia contro i «tribunali ideologici» – è la terza condanna per incitamento all’odio, ed è stato indagato ben 16 volte per le sue affermazioni sull’Islam e l’immigrazione. Nel 2011 ha dovuto pagare un’altra multa da 10.000 euro per aver sostenuto che «la maggior parte degli spacciatori sono neri o arabi», mentre nel 2018 i suoi commenti sull’«invasione musulmana» della Francia gli sono costati 3.000 euro.

Di recente, a un incontro con degli insegnanti che sostengono la sua corsa alla presidenza a Honnecourt-sur-Escaut, ha anche sostenuto la necessità di «istituti speciali» per i bambini con disabilità – scuole separate per chi è affetto da disabilità che non siano «minime». «Credo che l’ossessione per l’inclusione sia un male per gli altri bambini».