Unione popolare, parte la caccia alle sottoscrizioni
De Magistri oggi a Roma Banchetti in tante città per una delle poche formazioni costrette alla raccolta
De Magistri oggi a Roma Banchetti in tante città per una delle poche formazioni costrette alla raccolta
Parte ufficialmente oggi, ma già ieri si sono aperti i primi banchetti in diverse città (Napoli, Bologna, Roma, Padova, Pescara, Ancona), la raccolta di firme per la presentazione delle liste di Unione popolare. La formazione che vede insieme Rifondazione comunista e Potere al popolo e che ha indicato nell’ex sindaco di Napoli ed ex candidato alle regionali in Calabria Luigi De Magistris il «capo politico» è tra la poche costrette a presentare le sottoscrizioni in appoggio alle candidature.
Niente affatto poche, almeno 750 (la metà delle 1.500 previste dalla legge perché si tratta di elezioni anticipate) in ognuna delle 49 circoscrizioni elettorali della camera e 26 del senato. In totale quasi 60mila firme corredate dai certificati elettorali dei sottoscrittori e validate dagli autenticatori abilitati (funzionari pubblici, notai, avvocati, molti dei quali sono in ferie in questo periodo).
Unione popolare può contare sulla presenza organizzata di Rifondazione comunista sul territorio e sulla rete della case del popolo di Potere al popolo al Mezzogiorno, ma non sarà una sfida semplice anche perché il tempo a disposizione non è molto. Le liste di candidati con le firme di appoggio andranno infatti consegnate nelle Corti di appello tra il 20 e il 21 agosto.
Questa mattina De Magistris lancerà la corsa da Roma, dallo spazio antistante la camera dei deputati. Unione popolare ha programmato infatti il debutto della campagna di raccolta e la presentazione di alcuni candidati a piazza Montecitorio alle 11.30.
«Di fronte ai saltimbanchi della politica – ha detto ieri De Magistris – che pensano solo alle poltrone e ci costringono a raccogliere le firme, abbiamo messo in campo una squadra di persone credibili e oneste. Il nostro è un progetto inclusivo e ampio, fatto di associazioni, movimenti, comitati, collettivi e partiti. Abbiamo bisogno dei cittadini e delle cittadine per riprenderci la democrazia».
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