Under 24 al voto, tra TikTok e la «prima volta»
Lo «speciale giovani al voto» realizzato dieci giorni fa dall’osservatorio Hi-Tech è stato il primo studio analitico sul voto giovanile (18-24 anni) in vista del 25 settembre. La ricerca consegna alcuni dati rilevanti sul rapporto delle nuove generazioni con la politica. Nella scala dei valori prevalgono quelli ambientalisti e progressisti, ma emerge una rassegnazione rispetto all’offerta dei partiti e alla reale volontà della politica di affrontare i problemi delle nuove generazioni.
Se il più votato sarebbe il Pd (19%) sia il M5S (17%) che l’Alleanza Verdi e Sinistra (7%) avrebbero una percentuale ben più alta di quella indicata dai sondaggi su tutta la popolazione italiana. Una tendenza fotografata a partire dalla scala dei valori e dalle priorità degli under 24: le prospettive per il futuro, il cambiamento climatico, la scuola e l’università. Temi che i giovanissimi denunciano essere largamente insufficienti nei programmi delle diverse liste insieme ai diritti lgbtq+, alla trasformazione digitale e all’innovazione tecnologica. L’astensionismo inoltre, potrebbe arrivare a quasi il 40%.
Diversi leader politici hanno così provato a catturare il voto dei giovanissimi. Sono sbarcati su TikTok, la piattaforma più usata dagli under 25, Berlusconi e Renzi e il Pd ha affidato ad Alessandro Zan e a Marco Furfaro la comunicazione sul social. L’Alleanza Verdi Sinistra prova invece a parlare con i giovanissimi attraverso un video dal titolo evocativo: «La prima volta», nel quale si gioca sul doppio senso tra il primo voto e il primo rapporto sessuale.
La prima volta, per le ragazze e i ragazzi dell’Unione giovani di sinistra e dei Giovani europeisti verdi, dovrebbe essere una scelta consapevole fatta per amore: dell’ambiente, dei diritti, del futuro. Un video che in due giorni (è uscito mercoledì) ha già scatenato un forte dibattito sui social con decine di migliaia di interazioni e condivisioni. Tutti tentativi che si rivolgono a un elettorato che rappresenta circa 3 milioni di cittadine e cittadini, ovvero un 5% della popolazione rispetto al 12% di over 75enni.
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