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Superlega, va in scena lo scisma del palloneUna nuova lega da 60-80 squadre che dovrebbe superare il progetto Superlega, decollato e mai atterrato ma che vede ancora 11 soci1 dei club fondatori e che è al centro di una battaglia legale tra Real Madrid, Barcellona, Juventus e l’Uefa. La sigla sulla proposta del nuovo torneo è dell’agenzia A22 Sports Management, società incaricata di lavorare a un nuovo format del calcio europeo dalle due società spagnole e dalla Juve. Si tratterebbe di un campionato di calcio europeo come una competizione aperta e con più divisioni, da 60 a 80 squadre, con promozioni e retrocessioni, senza membri permanenti, consentendo così, ha spiegato A22 Sports Management, una distribuzione sostenibile dei ricavi attraverso tutta la piramide. Una competizione su base meritocratica, che terrebbe conto dei risultati nei tornei nazionali per l’accesso. L’interlocuzione sarebbe già avvenuta con circa 50 società europee.  Si tratterebbe di un campionato di calcio europeo come una competizione aperta e con più divisioni, da 60 a 80 squadre, con promozioni e retrocessioni, senza membri permanenti.

FORSE è un tentativo fuori tempo massimo: entro poche settimane la Corte di Giustizia dell’Unione Europea fornirà il suo ultimo parere, decisivo e non più contestabile, sul format varato nella primavera del 2020 e poi svanito in poche ore, dopo la retromarcia dei sei club inglesi coinvolti. L’azione legale vede i club fondatori contro l’Uefa, accusata di violare la normativa anti-trust impedendo ai club di dare vita a una nuova competizione, minacciando le società (e i calciatori delle società) di essere estromesse dalle competizione di Uefa e Fifa – quindi coppe europee, Mondiali, Europei, Nations League) qualora avessero aderito alla Superlega. Nella disputa legale, un tribunale spagnolo aveva inizialmente dato ragione ai tre club “separatisti”, poi è stato accolto l’appello di Uefa e Fifa, con sentenza rovesciata, ovvero mani libere su punizioni ed esclusione dalle Coppe. Qualche giorno fa, in attesa dell’ultimo giudizio della Corte Ue, un altro tribunale spagnolo ha deliberato a favore delle tre società, proibendo a Fifa e Uefa di procedere alle sanzioni ai danni dei club fondatori della Superlega, che non dovrebbero neppure vedersi ostacolati nella creazione di una nuova competizione.

ORA, il colpo di coda, un nuovo format con base allargata, superando gli appunti mossi dalle varie leghe nazionali, ovvero che un super torneo europeo avrebbe svilito il valore dei campionati nazionali, con perdita di appeal anche al tavolo dei diritti televisivi. La reazione al nuovo torneo è stata negativa. I dirigenti delle leghe nazionali considerano A22 come una società satellite dell’impero di Florentino Perez, il potente presidente del Real Madrid. In Inghilterra si è scritto addirittura di Zombie League e questo perché in questo momento una Superlega di fatto esiste già ed è la Premier League, che quindi boicotta ogni progetto destinato a togliere luce al suo prodotto. Il prodotto inglese tira ed esercita il suo potere finanziario, ma al tempo stesso sta determinando una pericolosa bolla finanziaria. Il rischio è che, una volta svanita la bolla, gli effetti ricadano su tutto il calcio europeo.