Il governatore repubblicano dell’Idaho Brad Little ha firmato un disegno di legge per aumentare notevolmente il muro di segretezza che circonda i farmaci per la pena di morte in uso nello Stato. La firma del governatore èarrivata dopo i voti positivi al Senato e alla Camera, rispettivamente 21-14 e 38-30, seguendo le linee di partito. Nessun democratico ha votato per far passare la legge così come nessun repubblicano si è discostato dalla posizione favorevole del Gop.
La nuova legge si spinge anche oltre alla segretezza sui medicinali, e arriva a proibire ai funzionari dell’Idaho di rivelare dove ottengono i farmaci utilizzati per le iniezioni letali, anche se gli venisse ordinato dai tribunali.

A LIVELLO NAZIONALE la legge dell’Idaho ha attirato critiche da entrambi i lati della navata politica, con gli oppositori del disegno di legge che affermano che i funzionari statali dovrebbero aumentare la trasparenza sulle esecuzioni piuttosto che cercare di avvolgerle nel mistero. Il senatore repubblicano Todd Lakey, a cui si deve il disegno di legge, ha affermato che gli attivisti che si battono contro la pena di morte hanno utilizzato una serie di «campagne organizzate ed aggressive» mascherate da «giustizia sociale», al fine di fare pressioni e influenzare i produttori dei farmaci per le iniezioni letali per poter così porre fine alle esecuzioni nello Stato. Durante una conferenza stampa Lakey ha affermato che questo disegno di legge, invece, aiuterà a risolvere il problema: «Abbiamo bisogno di questa legge per mantenere la pena di morte in Idaho – ha detto Lakey – Francamente, la loro guerra per la giustizia sociale è stata efficace, noi dobbiamo difenderci».
Lakey ha respinto le critiche rivolte alla segretezza sui farmaci usati, affermando che i saranno comunque ancora adeguatamente testati prima di essere utilizzati in un’esecuzione, e ha osservato che il Dipartimento di correzione dell’Idaho prende sul serio i procedimenti relativi alla pena di morte, e che altri Stati hanno già approvato leggi simili negli ultimi decenni. La Georgia ha approvato il Lethal Injection Secrecy Act quasi 10 anni fa, e recentemente ha aggiunto una serie di nuove protezioni di segretezza sui farmaci per le iniezioni letali, rendendo segreti di stato i nomi di coloro che prescrivono i farmaci e le aziende che li producono. Anche i nomi del personale carcerario che effettuano le esecuzioni sono stati resi segreti di stato.

LA LINEA DI DIFESA della pena di morte sta diventando sempre più dura negli stati repubblicani, quegli stessi stati che si battono strenuamente per limitare il diritto all’aborto, e la notizia che arriva dall’Idaho si affianca a quella di un altro allineamento, quello della Carolina del Sud con altri tre stati – Mississippi, Oklahoma e Utah – per consentire l’applicazione della pena di morte tramite plotone di esecuzione.

IL SOUTH CAROLINA, però, ha aggiunto un tocco personale alla procedura: spetta ai condannati scegliere quale modalità di esecuzione preferiscono. La legge è stata scritta lo scorso anno dopo che non si vedevano condanne a morte in Carolina del Sud da 10 anni, principalmente perché lo Stato non poteva procurarsi i farmaci per l’iniezione letale, il metodo più comune per le esecuzioni negli Stati uniti, anche se in questo Stato prevalevano le esecuzioni tramite sedia elettrica.
Le aziende farmaceutiche sono sempre più riluttanti a fornire i farmaci per le esecuzioni letali, e questo costringe gli Stati a escogitare altre opzioni. Alcuni optano per la segretezza, altri per metodi abbandonati da tempo.

 

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Anche l’Arizona vieta l’aborto dopo 15 settimane

L’Arizona si è unita all’elenco sempre più lungo di stati a guida Gop che hanno approvato una legge anti-aborto: la Camera statale ha infatti votato per vietare l’Ivg dopo 15 settimane di gravidanza, qualsiasi professionista sanitario esegua un aborto dopo quella data rischia la reclusione o di perdere la licenza medica. Il disegno di legge non contiene nessuna eccezione per i casi di stupro o incesto, ma solo per emergenze mediche che potrebbero comportare la morte della persona incinta o «lesioni sostanziali di una importante funzione corporea».
Questo disegno di legge rispecchia la legge del Mississippi in valutazione dalla Corte Suprema, che potrebbe cancellare i diritti federali all’aborto in vigore da quasi 50 anni.